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Priorità nei vaccini alle zone più a rischio, Guardiagrele il bene comune insorge: "Anziani abbandonati da Asl e Regione"

Il gruppo consiliare denuncia la mancanza di un'organizzazione secondo criteri precisi e il fatto che alcune dosi sarebbero state somministrate anche a categorie che non ne avevano diritto al momento

"La Regione Abruzzo e la Asl di Chieti abbandonano le aree interne e gli anziani". È la denuncia del gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune, dopo la comunicazione, da parte dell'azienda sanitaria, che la priorità sarà data agli anziani residenti nei 18 comuni a maggior rischio contagio, vista la scarsità di dosi assegnate al Chietino. 

“Siamo arrivati addirittura al paradosso - lamentano i consiglieri - che per vedersi riconosciuto il diritto ci si deve augurare di tornare in zona rossa. Non è possibile trovarsi, in piena emergenza sanitaria, di fronte ad una guerra tra poveri che vede, ancora una volta, penalizzate le aree interne e la popolazione anziana e i cittadini fragili, esattamente come è avvenuto in questi anni mentre la riorganizzazione della sanità faceva spazio a tagli e riduzione di servizi”.

Il gruppo consiliare di Guardiagrele, come fatto anche da altre categorie, sindacati compresi, denunciano "la mancanza assoluta di una pianificazione precisa e verificabile o che comunque, preveda come reagire di fronte agli imprevisti. Con l’ordinanza n. 1/2021, Marsilio stabiliva alcune priorità, ma a distanza di oltre due mesi vediamo che ogni meccanismo è saltato e si danno risposte senza avere un quadro preciso di cosa fare e come farlo. Mancano i vaccini, ci viene detto. Perché avviene in provincia di Chieti e perchè le diverse Asl adottano criteri e procedure differenti?".

I consiglieri citano anche i dati forniti dal ministero della Salute, secondo cui, al 10 marzo, su 147.500 dosi fornite, ne sono state somministrate poco più di 127.000.

“Mancano all’appello più di 20.000 dosi e riscontriamo una risposta diversa nelle diverse Asl. Nella nostra provincia - incalzano - ormai si viaggia in maniera del tutto casuale. A Guardiagrele, ad esempio, la Asl ha previsto una spesa di 171mila euro per lavori nel presidio territoriale , ma senza stabilire tempi certi per la sua concreta entrata in funzione. Intanto, in questi giorni, nella stessa sede è stato possibile vaccinare i docenti e in altri comuni è possibile fare vaccini anche in palazzetti e centri comunali, come a Ripa Teatina, Lanciano e Chieti".

Ma c'è di più. Secondo quanto raccontano i consiglieri di minoranza, le dosi sarebbero state somministrate anche a persone che non rientravano nelle categorie aventi priorità sulle quali, comunque "ci sono enormi ritardi, come nelle Rsa. Oggi, nonostante l’iscrizione nelle piattaforme, gli anziani e i pazienti fragili che aspettano di essere chiamati non ricevono risposta e, quando va bene, devono trovarsi un passaggio per andare a Chieti o a Lanciano. I cittadini hanno diritto di essere informati di tutto quello che accade e non possono essere costretti ad attendere tempi indefiniti, ad avere notizie parziali in un momento nel quale è necessario dare garanzie o, addirittura, a rassegnarsi di fronte a quel che accade".

Se, poi – conclude la nota – il problema è il ritardo nelle forniture, siamo pronti ad agire anche nei confronti dei responsabili, ad ogni livello perché il diritto alla salute è, soprattutto oggi, quello più importante!”

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