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La mancanza di vaccini antinfluenzali arriva in commissione Vigilanza: ecco quanti ne sono stati distribuiti

L'assessore Verì e il direttore del dipartimento sanità della Regione D'Amario spiegano le ragioni dei problemi

In commissione regionale di Vigilanza, questa mattina, l'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì e il direttore del dipartimento sanità della Regione, Claudio D'Amario, hanno presentato i dati relativi alla campagna di vaccinazione antinfluenzale di questo inverno.

I consiglieri di centrosinistra avevano chiesto di trattare la questione per avere chiarimenti in merito alla segnalazione di ritardi negli approvvigionamenti del vaccino e nella fase di distribuzione, sollevata anche dal sindaco di Chieti Diego Ferrara.

Secondo quanto riferito da Verì, fino al 2 dicembre, sono state somministrate 218mila dosi di vaccino in tutta la regione, delle 250mila consegnate alle Asl.

D'Amario e Pierluigi Galassi, ascoltato in qualità di responsabile del procedimento della gara di acquisto dei vacdei pcini, hanno affermato che il processo di approvvigionamento è partito a giugno e che le dosi previste erano in linea con le stime fatte dalle Asl.

“Abbiamo avuto problematiche nel chiudere la gara – ha spiegato Galassi – le aziende farmaceutiche contattate non avevano le disponibilità a causa di una richiesta nazionale molto superiore rispetto al normale. Ho cercato nonostante tutto di reperire il maggior numero possibile di dosi”.

Tuttavia, i medici di medicina generale di tutta la provincia di Chieti e non solo continuano a lamentare una scarsità di dosi di vaccino antinfluenzale che sta generando non pochi problemi nella somministrazione anche alle categorie più a rischio.

Il presidente della commissione, Pietro Smargiassi, ha inoltre chiesto informazioni in merito alla garanzia della catena del freddo in previsione dell'arrivo in Italia del vaccino anti-Covid. Il direttore D'Amario ha assicurato: “Le Asl abruzzesi si stanno attrezzando. Tre Asl su quattro hanno già reperito i dispositivi utili a mantenere la temperatura dei farmaci a -75°. Questo tipo di conservazione delle dosi sarà comunque essenziale solo nella prima fase, perché questi standard sono richiesti esclusivamente per il vaccino della Pfizer. Man mano saranno pronti nuovi vaccini che prevedono le normali temperature di conservazione, 2-8 gradi. Questo agevolerà il lavoro di distribuzione e somministrazione”.

Sull'altro punto all'ordine del giorno, dedicato alla nomina dell'amministratore Crua (Consorzio Ricerca Unico d'Abruzzo), è stato ascoltato l'assessore Emanuele Imprudente. L'argomento è stato comunque aggiornato alla prossima seduta della commissione per l'assenza del presidente Crua, Rocco Micucci. 

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