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Elezioni del nuovo rettore alla d'Annunzio, Stuppia: "Due soluzioni per rilanciare il rapporto tra l'università e Chieti"

Stuppia il prossimo 28 febbraio sfiderà il docente di urbanistica Paolo Fusero per le elezioni del nuovo rettore all’università d’Annunzio

"Attrarre risorse tramite la progettazione per far crescere la didattica e la ricerca accelerando il processo di internazionalizzazione". 

Sono i punti principali del programma presentato dal docente di genetica medica Liborio Stuppia per le elezioni del nuovo rettore all’università d’Annunzio.

Stuppia il prossimo 28 febbraio sfiderà il docente di urbanistica Paolo Fusero. Entrambi erano candidati anche alle ultime elezioni del 2017 quando a spuntarla era stato l'attuale rettore Sergio Caputi, che non è ricandidabile dopo i sei anni di mandato come stabilito dalla legge 240/2010 dell'allora ministro Gelmini.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

"Dobbiamo diventare bravi ad attrarre risorse dall'esterno e sfruttare al massimo le competenze dei nostri docenti. La governance di ateneo dovrebbe assumere un ruolo di coordinamento di regia sulle attività, andando a identificare soprattutto i docenti che possono poi applicare quelle progettualità multidisciplinari: i grandi finanziamenti sono su queste attività".

Stuppia sottolinea la "necessità di un reclutamento sul personale amministrativo che è molto carente storicamente a Chieti e che invece è un supporto imprescindibile per l'attività progettuale, puntare su un ascolto costante delle esigenze da parte della componente studentesca, dei docenti del personale amministrativo e dei lettori esperti di linguistica in modo tale che recependo l'esigenze di tutti si possa indirizzare la politica di ateneo sulla risoluzione dei problemi per rilanciare la d'Annunzio nel ranking nazionale e internazionale".

L’internazionalizzazione è fondamentale perché nel 2023 il nostro ateneo deve competere a livello internazionale, attivando corsi in lingua inglese per rivolgerci all'Europa. Una visione che parte dal basso verso l'alto: recepire le istanze che vengono recepite da una governance che coordina e stabilisce le priorità".

RAPPORTI CON LA CITTÀ DI CHIETI

"Il vero sviluppo nel capoluogo teatino attraverso l'università risulta dal numero di attività e studenti che si riescono 'portare' a Chieti alta. Per far questo è chiaro che c'è la possibilità di spostare dei corsi, però bisogna verificare la disponibilità di spazi: se io sposto un corso da 20 studenti a Chieti non ho risolto niente, invece se mi adopero perché tutti gli studenti, indipendentemente da dove sia fisicamente la sede del corso, trovino positivo vivere a Chieti allora io posso spostare migliaia di studenti nella parte alta.

Per fare questo servono due cose: incentivare il trasporto tra Chieti alta e Scalo e tra i campus di Chieti e Pescara attraverso servizio di navetta continuo e gratuito per gli studenti e docenti che permetta loro una mobilità rapida e sostenibile.

Poi serve lavorare sul concetto dello studentato esteso all'università che deve identificare una serie di alloggi con prezzi concordati e caratteristiche di sicurezza e abitabilità tali per cui l'università in qualche modo possa mettere il suo marchio su questi alloggi. Lo studente che si iscrive trova sul sito dell'università gli alloggi consigliati.

Se noi riusciremo a spostare molti studenti su Chieti ne beneficerà tutto l'indotto. L'obiettivo poi è quello di organizzare degli eventi culturali sfruttando la disponibilità di Palazzetto Veneziani in pieno centro: dibattiti, rappresentazioni che possono attrarre la cittadinanza e portare l'università a essere un volano di ripresa anche economica che in questo momento vive una situazione abbastanza delicata.

Ovvio che il nostro impegno come D'Annunzio è sia su Chieti che Pescara questo deve esser chiaro: la D'Annunzio insiste su due campus e non c'è una struttura di serie A e una di serie B, ci si interfaccia con le due amministrazioni in maniera in modo da favorire lo sviluppo di entrambe le città".

IL CAMPUS UNIVERSITARIO

"Il campus di Chieti ha in questo momento un problema di aule. Non parlo soltanto di aule didattiche, in generale mancano spazi per gli studenti dove possono trovare una collocazione per studiare insieme, fare delle ricerche e incontri seminariali con i docenti. Bisogna rilanciare in generale la presenza degli studenti: in questo momento nel campus non è presente neanche un bar e questo ovviamente non va bene". 

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