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La tutela dei trabocchi finisce sul tavolo del Ministero: chiesto lo status di bene d’interesse culturale

Pressing del senatore D'Alfonso e del sindaco Di Giuseppantonio a Roma per preservare l'identità dei trabocchi

La task force abruzzese in difesa dei trabocchi raggiunge il Ministero della cultura. Partita da Fossacesia, con il neo comitato “Difendiamo i Trabocchi”, nell’intento di ottenere lo stralcio dei trabocchi dalla normativa italiana di recepimento direttiva Bolkstein, ieri il senatore Luciano D’Alfonso ha accompagnato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio dal nuovo capo di gabinetto del Ministro dei beni e delle attività culturali, Annalisa Cipollone. 

Il capo di gabinetto del Mic, come riferisce D'Alfonso, "ha ascoltato attentamente le ragioni che hanno spinto i sindaci, le associazioni locali, e noi tutti come parlamentari abruzzesi, a chiedere al Ministero che venga attribuito ai trabocchi lo status di bene d’interesse culturale, in modo da preservarne l’identità tradizionale e da porre in equilibrio le esigenze di liberalizzazione poste dall’ordinamento comunitario con quelle della tutela e della valorizzazione culturale delle tradizioni locali di ogni Paese membro. Altrimenti, resterebbero fondati i timori degli effetti della direttiva Bolkstein che, in tema di liberalizzazione dell’affidamento e della durata delle nuove concessioni, lascerebbe i trabocchi esposti al rischio di un 'esproprio' identitario innaturale che nessun ristoro economico potrebbe mai compensare e che, in fondo, crediamo, nessun abbattimento dei confini nazionali voglia realmente perseguire”.

Un incontro per far comprendere a Roma, la storia, il valore identitario, l’importanza culturale ed economica che rivestono i trabocchi per l’Abruzzo. "Inquadrarli come bene d’interesse culturale italiano - commenta Di Giuseppantonio -  è un salvacondotto essenziale per conseguire l’obiettivo del loro stralcio dalla direttiva Bolkstein che si sta recependo in questi giorni nella X commissione del Senato. In questa commissione, in cui si sta esaminando il disegno di legge sulla concorrenza che verte anche sulla liberalizzazione delle concessioni balneari, non vi sono componenti parlamentari abruzzesi. Di qui la necessità di un gioco di squadra di campo largo targato Abruzzo, cominciato questa mattina con l’iniziativa del senatore D’Alfonso".

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