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"Documenti falsificati e frode": il Segretariato si tutela legalmente sulla presunta truffa dei fondi europei

In una mail inviata al vice sindaco De Cesare, si ribadisce che il documento ricevuto dal Comune non sarebbe stato prodotto dall'organismo europeo

Si allarga il caso della presunta truffa sulla richiesta dei fondi europei per Chieti: anche il Segretariato europeo dell'Uia agirà legalmente per fare chiarezza sull'accaduto. 

La conferma è arrivata ieri, in una mail indirizzata al vice sindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare, che fa chiarezza sul documento ricevuto dal Comune in merito al progetto Chieti open heritage, mirato, almeno nelle intenzioni, alla riqualificazione e valorizzazione culturale del palazzo Massangioli e dell’ex cinema Eden, per un ammontare di 6 milioni di euro in fondi europei.

Com'è noto, due giorni fa proprio De Cesare aveva rivelato cosa sia accaduto, spiegando che il progetto non sarebbe mai stato presentato dalle persone incaricate dalla vecchia amministrazione.

L'organismo europeo, si legge nella comunicazione, agirà per “falsificazione di documenti del Segretariato e chiaro intento di frode".

Nella mail del coordinatore del progetto, Raffaele Barbato, si specifica che il documento è un fake perché "questa non è la carta intestata del Segretariato" e, inoltre, manca la firma del direttore.

“Si arricchisce di conferme l’inesistenza di un progetto Chieti Open Heritage e di tasselli che rendono ancora più grave la situazione emersa a fronte delle verifiche che questa amministrazione ha effettuato sul millantato finanziamento di 6 milioni di euro, dopo la relazione pervenuta a dicembre sullo stato del progetto – sottolinea il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Un falso, è così che il Segretariato, per mano di Raffaele Barbato, il coordinatore dei progetti Uia, ha definito la comunicazione ufficiale su carta intestata dell’Ue, e a firma del direttore Tim Caulfield, allegata a quella relazione, tanto che ora agirà legalmente a propria tutela contro la falsificazione delle carte presentate in dicembre agli uffici comunali ad opera della responsabile del progetto, incaricata dall’amministrazione Di Primio".

"Un’ulteriore conferma - incalza - che il Comune di Chieti è stato frodato, perché non ha ricevuto e non riceverà i fondi annunciati da mesi dagli uscenti". Il vice sindaco torna poi ad attaccare l'attuale consigliere leghista Fabrizio Di Stefano, che in campagna elettorale aveva parlato a lungo del progetto. 

"Oltre alla beffa nei confronti di tutti i partner istituzionali e privati - aggiunge De Cesare - per l’immagine della città è un danno enorme la mancata presentazione del progetto sulla piattaforma del Segretariato della Commissione Europea. Una 'negligenza' da parte della progettista designata dall’ex sindaco a farlo, che non solo ci ha impedito di aspirare a un finanziamento di tale rilevanza, ma che in questi mesi ha persino continuato ad illudere l’ente e tutta l’importante cordata di partner, che ci sarebbe stato una sorta di ripescaggio, che i fondi sarebbero arrivati e con tanto di certificato d’eccellenza per Chieti, cosa falsa e anche impossibile, perché il progetto non è mai stato vagliato, né il bando prevedeva extra budget, come il Segretariato chiarisce testualmente nella nota di ieri, smascherando tutte le anomalie della relazione a noi presentata. 

In particolare, si legge nel documento firmato da Barbato:

       L'Iniziativa UIA non ha un Monitoring Committee ma solo un Selection Committee composto dalla Commissione Europea e l'Autorità di Gestione;

       Per il Call 5 non è stato organizzato nessuna attività di comunicazione durante la European Week of Regions and Cities;

       La fase 1 di valutazione per i progetti del Call 5 si è conclusa a Marzo 2020. A Luglio 2020 si è tenuto il Selection Committee per l'approvazione di 11 nuovi progetti dopo la fase 2 di valutazione;

       L'Iniziativa UIA non attribuisce Seals of Excellence; tra l'altro la formulazione del testo è penso volutamente vaga in quanto non fa esplicito riferimento ad un'avvenuta approvazione del progetto ma all'attribuzione del Seals of Excellence. Come vi dicevo UIA non attribuisce Seals che è invece una pratica di altri programmi (e.g. Horizon 2020) per quei progetti che non vengono approvati ma che in virtu' di un certo potenziale vengono segnalati alle autorità di gestione regionali per essere eventualmente (se l'autorità di gestione è d'accordo) finanziata con fondi FESR disponibili su base regionale.

Le confermo quindi formalmente che il la proposta UIA05-384 non è stata mai formalmente inviata, quindi non è stata valutata e di conseguenza non è stata approvata. Vista la gravità della situazione (con falsificazione di documenti del Segretariato e chiaro intento di frode) le consiglierei di considerare tutte le vie legali. La invito anche a tenerci aggiornati in quanto dobbiamo considerare anche da parte nostra la necessità di avviare azioni legali”.

"Una bruttissima storia - conclude il vice sindaco - di bugie e inganni, non solo verso l’ente, ma con cui per mesi è stata illusa la cittadinanza, in nome e per conto della quale andremo a fondo alla vicenda chiarendone aspetti e responsabilità”.

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