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Terapie intensive da "zona arancione" in Abruzzo: gli ultimi dati

Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva ha superato la soglia del 20%, in area medica è al 26% (il valore limite è del 30%). Per questo il passaggio da zona gialla a zona arancione, almeno per questa settimana, sarebbe scongiurato

Due parametri su tre in Abruzzo sono da zona arancione: si tratta delle terapie intensive salite al 20% e dell'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti che è a 2.072 (soglia limite 150).

I dati si riferiscono all'ultimo aggiornamento di giovedì 13 gennaio. In Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva supera il 20%, raggiungendo così la soglia da zona arancione. Invece il dato relativo ai posti letto in area non critica, benchè in costante aumento, si attesta al 26%, quindi sotto la soglia del valore limite del 30%.

Il dato sulle terapie intensive è quello che preoccupa di più: come sottolinea l'Ansa, solo negli ultimi due giorni ci sono stati 10 nuovi ingressi. Una crescita costante: i pazienti in rianimazione sono aumentati del 54% negli ultimi sette giorni e del 76% nel giro di due settimane. I soggetti in terapia intensiva sono pari al 9,6% del totale degli ospedalizzati.

I ricoveri in area non critica sono aumentati del 41% in sette giorni e del 108% in due settimane.

Ma proprio perchè il parametro dei ricoveri in area medica non è stato ancora superato, il passaggio da zona gialla a zona arancione, almeno per questa settimana, sarebbe scongiurato in Abruzzo.

La provincia di Chieti è la seconda per incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti che è pari a 2.116. Prima c'è la provincia di Teramo con 2.200, infine la provincia di Pescara con 1.897 e l'Aquilano con 1.664.

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