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Teateservizi, Ferrara rivendica: "Vogliamo rilanciare la società e garantire servizi finalmente efficienti"

Intanto oggi si è tenuta la commissione Controllo e garanzia sul licenziamento dell'amministratore unico Marchetti, non senza polemiche

“Il futuro di Teateservizi non può essere scritto nella convocazione di un’assemblea dei soci fissata strumentalmente l’ultimo giorno di carica di un amministratore unico uscente. Né nell’ordine del giorno proposto ai soci che, di fatto, chiede la messa in liquidazione della società, senza un minimo di condivisione, né amministrativa, né politica con chi ha in mente soluzioni e provvedimenti diversi ed è preposto per legge a prendere decisioni in merito".

Sono duri i toni del sindaco Diego Ferrara, che rivendica l'impegno dell'amministrazione comunale per rilanciare la società e garantire i servizi. 

"La nostra intenzione - dice - è scritta nero su bianco sul Documento Unico di Programmazione approvato dal consiglio comunale a ottobre 2021 e che va in una direzione totalmente diversa, perché tiene conto di tutti i lavoratori e delle loro famiglie: si tratta di una quarantina di persone fra quelli stabili e a tempo determinato, per cui ci siamo impegnati in questi giorni. Una cosa l’abbiamo ben chiara, con il futuro di chi lavora per Teateservizi non si può giocare".

"Così come - incalza il primo cittadino - non si scherza nemmeno con l’esigenza che questa amministrazione sente ed ha, sin dal primo giorno di governo della città, di rendere i servizi e la qualità del lavoro di una delle due partecipate comunali, finalmente efficiente e positivo per l’ente. Tutto ciò anche alla luce del piano di riequilibrio dei conti che stiamo affrontando per evitare a Chieti un nuovo e rovinoso dissesto".

"Questa è la nostra posizione e la porteremo avanti. Lo faremo favorendo un avvicendamento con tempi strettissimi dei vertici di Teateservizi - assicura Ferrara - peraltro il termine per le domande dell’avviso che abbiamo emanato per il nuovo amministratore unico scade l’11, il giorno dopo l’assemblea. Lo faremo coinvolgendo tutti gli attori, sia quelli istituzionali e sia le parti sociali, che ci garantiranno di arrivare a una soluzione condivisa e trasparente che, ad oggi, vediamo come unica strada possibile. È tale sia per il rispetto di un ruolo che il Comune deve avere, cioè quello di far funzionare la sua macchina amministrativa, ma anche in nome e per conto di una comunità che da noi aspetta delle risposte efficaci, vista la condizione di difficoltà che ci siamo trovati a gestire quando ne abbiamo assunto il governo”.

Intanto, oggi, si è svolta la commissione Controllo e garanzia sulla revoca dell'amministratore unico della società partecipata Massimo Marchetti, non senza polemiche.

"Ho chiesto espressamente a tutti i consiglieri di maggioranza presenti, al sindaco presente e al dottor Marchetti - commenta la consigliera di Azione Politica Serena Pompilio - quali fossero le linee di indirizzo dettate da questa amministrazione sul tema della riscossione poiché tante volte in sede di consiglio comunale avevo chiesto al sindaco una risposta precisa e puntuale sull’argomento alla quale non ho mai avuto riscontro".

"Marchetti - incalza - ha precisato che alcun indirizzo gli è stato indicato da parte dell’amministrazione nonostante le sollecitazioni da lui rivolte. Nessuna risposta ho avuto, invece, nè dal sindaco che ha abbandonato la seduta, nè dai consiglieri presenti. Una revoca dell’incarico così repentina con una scadenza dell’incarico prevista ad aprile prossimo lascia veramente tanti dubbi sulla gestione della riscossione del Comune. L’unico dato certo emerso è che così facendo ci sarà un ulteriore rischio di contenzioso che il Comune di Chieti non può permettersi e che andava valutato con più cautela con riguardo sia alla situazione del personale della partecipata sia al contenzioso dell’ente già ampiamente gravoso". 

"Marchetti - spiega Pompilio - ha acconsentito in corso di seduta che fossero resi disponibili le proprie osservazioni e rimango in attesa dell’invio della documentazione già richiesta, ma non ancora pervenuta sull’iter della revoca seguito che ad oggi è emerso lacunoso", dice.

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