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Superbonus 110% e il tilt degli uffici comunali, Ali Abruzzo: "Presentazione delle pratiche fino a dicembre"

La proposta dopo che nel giorno del termine ultimo di venerdì 25 novembre per la presentazione delle pratiche di accesso ha generato caos e situazioni paradossali negli uffici tecnici dei comuni abruzzesi

"Riaprire i termini per la presentazione delle pratiche per il Superbonus 110% fino a dicembre". A chiderlo è Alessandro Paglia, direttore di Ali Abruzzo.

Il termine ultimo di venerdì 25 novembre per la presentazione delle pratiche per la richiesta di accesso al superbonus 110% ha generato caos e situazioni paradossali negli uffici tecnici dei comuni abruzzesi.

"Imporre una scadenza così ravvicinata - spiega Paglia - ha determinato una corsa di proprietari, condomini e tecnici che altrimenti rischiavano di vedere vanificata la possibilità di accedere ai benefici. Ci arrivano segnalazioni da tutto il territorio regionale di situazioni paradossali e di forte stress degli uffici. Per non perdere i benefici i tecnici si sono riversati in massa in questi ultimi giorni per inviare tutta la documentazione necessaria. Molti ci raccontano che sono stati costretti a caricare le pratiche di notte perché i sistemi delle amministrazioni non hanno retto il grande carico di richieste e sono andati in blocco. Abbiamo avuto casi in cui le Pec tornavano indietro, alcuni comuni sono stati costretti a prendere i fascicoli cartacei” insomma una situazione di caos determinata dalla tagliola imposta dagli ultimi provvedimenti".

Ali Abruzzo chiede al governo "di consentire il caricamento delle pratiche entro la fine di dicembre 2022. In molti sono rimasti esclusi e rischiamo di mettere in ginocchio le imprese, oltre che perdere l’occasione di riqualificare il nostro patrimonio immobiliare, in un momento in cui avremmo bisogno di misure anticicliche per tornare a crescere. Nel caso del cratere ad esempio molte imprese hanno dato priorità alla ricostruzione nella convinzione che il superbonus fosse disponibile fino al 2023, intervenire cambiando le regole in corsa, senza preavviso e senza lasciare un tempo congruo per adeguarsi, oltre che creare un danno economico rischia di incrinare seriamente il patto di fiducia tra stato e cittadini".

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