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Stop ai "furbetti" dei bonus sociali: siglato l'accordo tra Comune e guardia di finanza

Su segnalazione del Comune verranno verificate le prestazioni sociali agevolate spettanti a cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata

Un accordo tra Comune e guardia di finanza per stanare i “furbetti” degli aiuti sociali è stato siglato questa mattina, a Chieti, tra il comandante provinciale della guardia di finanza, Michele ladarola e il sindaco Diego Ferrara.

Il protocollo d'intesa è finalizzato ai controlli relativi alla posizione reddituale e patrimoniale dei soggetti beneficiari e del relativo nucleo familiare, di prestazioni sociali agevolate spettanti a cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata.

L’obiettivo è implementare le iniziative di cooperazione a tutela del bilancio pubblico statale e degli enti locali, rafforzando il sistema dei controlli al fine di contrastare chi, attraverso raggiri o false dichiarazioni, tenti di beneficiare delle misure di aiuto sociale. In particolare, la sinergia messa in campo prevede l'iniziativa del Comune teatino che segnalerà alla guardia di finanza le misure o i contesti da cui provengono le dichiarazioni di dubbia veridicità e sulle quali verranno condotte mirate attività di analisi e approfondimento da parte delle fiamme gialle, attraverso una serie di controlli sui redditi e patrimoni dei nuclei familiari assegnatari, con l'obiettivo di assicurare l'accesso alle prestazioni agevolate a chi ne ha effettivamente diritto.

Grazie alla sottoscrizione di questo accordo, che ha una durata di tre anni, i finanzieri avranno la possibilità di accedere rapidamente a dati e notizie al fine di individuare le eventuali contraddizioni con quanto dichiarato attraverso le autodichiarazioni Isee, e l'effettivo tenore di vita. La realizzazione di questo interscambio informativo e, più in generale, il trattamento dei dati personali gestiti nell'ambito del protocollo saranno improntati al rispetto dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e necessità dettati dalla normativa vigente.

Successivamente, il reparto operativo delle Fiamme Gialle comunicherà gli elementi significativi delle eventuali irregolarità accertate all'ente locale per le conseguenti iniziative volte al recupero delle somme illecitamente percepite, mentre i responsabili verranno segnalati all'autorità giudiziaria in caso di rilevanti fatti penali.

“Siamo orgogliosi di questo protocollo – dice il sindaco Ferrara - una collaborazione stretta di controllo sui soggetti ritenuti 'border line' dal Comune. Durante la pandemia, purtroppo – spiega il sindaco - sono tante le famiglie entrate in fascia di svantaggio economico che a maggior ragione vanno tutelate”.

Il colonnello Iadarola sottolinea come "il protocollo d'Intesa conferma come sia sempre maggiore la collaborazione tra le Istituzioni dello Stato per la prevenzione e la repressione di frodi e abusi di natura economico finanziaria e delle condotte lesive degli interessi pubblici, cosi da tutelare l'effettivo sostegno delle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti on aventi diritto".

Per Iadarola infatti "questa collaborazione è fondamentale per la tutela delle risorse pubbliche che hanno finalità specifiche a sostegno dei legittimi beneficiari. Una volta che il Comune ha concluso l’istruttoria noi interveniamo per la verifica sulla regolarità della percezione assegnata tramite autocertificazione. Puntiamo ad avere un effetto di deterrenza e prevenzione".

Soddisfatta anche l'assessore alle Politiche sociali, Mara Maretti. "Durante la pandemia abbiamo erogatto buoni acquisto e spesa, una novità difficile da gestire. I fondi arrivati con il decreto ristori inizialmente li stornavamo a tutti coloro che ne facevano richiesta. Purtroppo a un certo punto siamo stati assaliti dalle richieste e abbiamo avuto difficoltà gestionali. A quel punto ci siamo affidati al pronto intervento sociale con presa in carico attraverso un colloquio. Nonostante questo esistono ancora persone che beneficiano di aiuti pur non avendone diritto, per questo tornerà utile questo protocollo firmato".

Un'intesa che il presidente del consiglio comunale, Luigi Febo "non deve spaventare il cittadino perché, appunto, va a supporto di chi ne ha bisogno. Il protocollo - conclude Febo - tutela chi ha diritto a presentare la domanda escludendo gli altri".

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