Fp-Cgil e Uil-Fpl: "Stipendi in ritardo per i lavoratori delle residenze protette accreditate dalla Regione"
Le segreterie provinciali denunciano la situazione di difficoltà degli operatori delle strutture di Crecchio e Ortona: "Intervengano le istituzioni"
“Ormai da diversi mesi le lavoratrici e i lavoratori della Lido srl, della Acif srl e Taif srl non ricevono puntualmente le retribuzioni dei mesi correnti ma, soltanto degli anticipi con successivo saldo”. Lo denunciano le segreterie provinciali di Fp-Cgil e Uil-Fpl.
“La Lido srl è titolare dell’accreditamento delle attività di residenza protetta disabili adulti nella sede Il Castello di Crecchio (Taif srl) e della residenza protetta Tommaso Berardi (Acif srl) di Ortona”, precisano Giuseppe Rucci (Fp Cgil) e Camillo Di Felice (Uil-Fpl), “l’accreditamento del servizio è della Regione Abruzzo e del nostro territorio. I lavoratori sono legati all’accreditamento per garantire la continuità assistenziale che è una prerogativa fondamentale al fine di fornire assistenza agli ospiti/pazienti. Le risorse legate all’accreditamento sono pubbliche e in quanto tali vanno correttamente utilizzate. Nella dichiarazione dello stato di agitazione la proprietà, o chi per loro, ha avuto una occasione importante nel poter esprimere formalmente e pubblicamente la sua posizione (anche per rispetto dei lavoratori) dinnanzi al prefetto; ma ha ritenuto di non presentarsi e di delegare il consulente delle società Lido, Acif e Taif”.
“I ritardi del pagamento delle retribuzioni non sono quindi attribuibili né alle organizzazioni sindacali né ai lavoratori, che stanno subendo questa situazione”, continuano i sindacati, “ad oggi tante famiglie hanno grossi problemi economici (non ancora ricevono neanche una tantum 200 euro), in virtù di questa situazione e devono anche sobbarcarsi le comunicazioni degli istituti di credito quali 'cattivi pagatori'. Operatori che hanno dato un contributo importante per la gestione della pandemia, pagando un prezzo altissimo anche in termini di contagi. Il pagamento puntuale degli stipendi è sancito dal Ccnl e non dalla tempistica dei bonifici della Asl2. Ci saremmo aspettati una convocazione formale da parte della azienda, come da nostra richiesta, per discutere anche di altre problematiche, nei modi e nelle forme che le corrette relazioni sindacali impongono. Auspichiamo che le istituzioni tutte, a partire dai sindaci dei territori dove le strutture sono presenti (sempre informati di questa situazione), possano intervenire per dare un contributo alla definitiva risoluzione del problema. Come organizzazioni sindacali faremo tutte le opportune valutazioni per quanto accaduto a tutela dei lavoratori e del territorio”.