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Ciaspolate, sci alpinismo e passeggiate in montagna anche in zona arancione: le Faq sull'ultimo Dpcm

Non solo seconde case e spostamenti per attività sportiva: accolte le richieste dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani

Ci si può spostare per fare attività sportiva in un comune diverso dal proprio  se non è possibile fare quel tipo di attività nel proprio. È quanto contemplato nelle risposte alle Faq (le domande frequenti) sull’ultimo Dpcm, in vigore dal 17 gennaio.

Nelle ultime Faq pubblicate sul sito del Governo oltre alla possibilità di raggiungere le seconde case anche fuori regione si parla anche degli spostamenti, in zona gialla e arancione al di fuori del proprio Comune per fare attività sportiva.

"È consentito - si legge - per le zone arancioni e gialla recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento".

E ancora, come un'altra Faq riporta: "È possibile recarsi in un altro Comune al solo scopo di fare lì attività sportiva? In alternativa, è possibile varcare i confini comunali mentre si pratica l’attività sportiva (per esempio correndo o valicando un monte), per concluderla comunque all’interno del proprio Comune?

Risposta: È possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5.00 alle 22.00, per fare attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis), purché si trovi nella stessa Regione o Provincia autonoma. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un'attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda inoltre che, ai sensi del Dpcm, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 km dai relativi confini. Si ricorda che, durante lo svolgimento dell’attività sportiva, è sempre necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone".

Soddisfatto Marco Bussone, presidente nazionale Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani): “Le Faq su seconde case e sport outdoor – commenta - vanno nella direzione che avevamo richiesto e auspicato con il Governo. Sono di buon senso e consentono spostamenti, sempre con il massimo buon senso e contenimento assoluto del rischio contagio rispetto ai comportamenti individuali. Si possono fare ciaspolate e gite di sci alpinismo, come passeggiate, naturalmente con regole connesse al distanziamento e alla prevenzione. Ora al lavoro sui ristori per le categorie colpite dalla crisi pandemica".

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