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Soccorso alpino: aumentano gli interventi, l'Abruzzo terza regione in Italia a dotarsi di sonar Recco

Attivo dal 20 giugno, consente di captare fino a 5 metri sotto lo strato di neve e rilevare delle speciali placche che ormai sono posizionate nell’abbigliamento sportivo e da montagna

Aumentano in Abruzzo gli interventi del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo: rispetto al 2019, nell'ultimo anno e mezzo sono cresciuti di circa il 30%, mentre il numero delle persone soccorse è aumentato del 40% (dati relativi a 8 mesi di attività su 12 rispetto all’anno precedente causa Covid-19). 

I dati sono stai illustrati dal presidente regionale Cnsas, Daniele Perilli, in occasione della presentazione del sonar Recco, importante strumento che consente la ricerca di persone sia sotto la neve che in superficie.

"Nel 2020 sulle montagne abruzzesi le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico hanno effettuato 155 interventi e prestato soccorso a 224 persone. Cresciuti anche gli interventi in grotta e in forra, rispetto al 2019. Un aumento considerevole rispetto allo scorso anno, visto che, a causa del lockdown, sono 8 i mesi da prendere in considerazione, contro i 12 del 2019. Stesso trend anche per questo anno, visto che dal primo gennaio 2021 ad oggi sono stati effettuati 64 interventi, di cui 29 hanno richiesto l’ausilio dell’elicottero e un terzo è dovuto all’incapacità di proseguire nel percorso".

Si tratta di un dato che ha una duplice lettura: da una parte l’aumento dell’appeal della montagna, che quest’anno ha richiamato molti più turisti; dall’altro la dimostrazione che occorre continuare a diffondere la cultura della prevenzione, per ridurre sempre di più il numero degli interventi.

"Ecco perchè avere a disposizione il Recco è una grande risorsa per l’Abruzzo - ha evidenziato Perilli - da noi è attivo dal 20 giugno e servirà tutto il centro Italia, come Soccorso Alpino e Speleologico abbiamo abilitato 6 tecnici abruzzesi, 2 delle Marche, 2 dell’Umbria e del Lazio, unitamente a 3 piloti per l’elicottero e abbiamo un elicottero di Eliabruzzo, abilitato al trasporto del Recco. Sarà uno strumento efficace per rendere le nostre belle montagne, luoghi ancora più sicuri”.  

Nello specifico, consente di captare fino a 5 metri sotto lo strato di neve e rilevare delle speciali placche che ormai sono posizionate nell’abbigliamento sportivo e da montagna. Il nuovo  sistema funziona in modo ottimale quindi se il disperso ha addosso una piastrina, un’antenna con incorporato un diodo, che costa poche decine di euro; se non c’è la piastrina Recco, i rilevatori possono individuare oggetti elettronici come un telefonino o le chiavi dell’auto, anche se sono ormai scarichi. Anche gli oggetti di metallo producono un’interferenza rilevata dal sistema, ma il segnale è molto più debole.

Alla presentazione della nuova dotazione strumentale, oggi all'Aquila, a Palazzo Silone, c'erano anche il presidente della giunta regionale Marco Marsilio, l’assessore al bilancio e aree interne Guido Quintino Liri  e il direttore dell’Agenzia di Protezione civile, Mauro Casinghini.

“In Italia, fino a oggi – ha spiegato il presidente Marsilio – esistono tre rilevatori Recco SAR da elicottero, con base ad Aosta, a Trento e a Bolzano. Avere a disposizione il sonar Recco è una grande risorsa per l’Abruzzo, dopo Valle d’Aosta e Trentino. Da oggi abbiamo a disposizione questo importante strumento che consente la ricerca di persone sia sotto la neve che in superficie. Uno strumento ad alta tecnologia, per una maggiore sicurezza e prevenzione tra le nostre montagne”.

Il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo ha poi ricordato l'importanza di una adeguata preparazione fisica per approcciare la montagna in sicurezza: "Occorre anche comunicare il luogo dell’escursione e il presunto orario di rientro; scegliere abbigliamento e attrezzature tecniche idonei alla destinazione; portare sempre il cellulare e una piccola dotazione di primo soccorso; controllare sempre il meteo prima di affrontare un’escursione o una scalata; studiare i percorsi e avere le cartine della zona scelta per l’escursione; portare bevande ed alimenti idonei; se non si ha esperienza, affidarsi alle guide alpine e agli accompagnatori di media montagna del CAI. Scaricare inoltre l’App Georesq per essere localizzati, che è gratuita per soci del Cai; in caso di necessità chiamare il 118 e attivare il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo”.

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