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Sit-in nella casa circondariale di Lanciano: solidarietà dal mondo politico agli agenti

Questa mattina la manifestazione promossa dai sindacati. Gli agenti in servizio a Villa Stanazzo da tempo rivendicano i propri diritti

Sit-in di protesta questa mattina da parte degli agenti penitenziari della casa circondariale di Villa Stanazzo, a Lanciano. Un’iniziativa promossa dai sindacati Sappe, Osapp, Uilpa-p.p., Uspp, Fns-Cisl, Fp-Cgil e Sinappe per portare all'attenzione diversi poblemi denunciati da tempo nella struttura: dall’inadeguatezza dell’organico assegnato all’istituto di Lanciano, all’apertura di nuovi reparti detentivi senza tenere in considerazione la necessità di incremento del personale per la gestione degli stessi.

Solidarietà è arrivata ai lavoratori dal mondo della politica. L’assessore regionale della Lega Nicola Campitelli ha annunciato che si farà portavoce delle loro istanze con i vertici nazionali affinché questa situazione possa risolversi al più presto.  “La pianta organica del personale, considerando l’apertura dei nuovi reparti detentivi, è assolutamente inadeguata – spiega l’assessore Campitelli – bisogna intervenire e sensibilizzare le istituzioni nazionali per soddisfare le richieste legittime della Polizia Penitenziaria”. “Peraltro la carenza di personale incide negativamente sulla sicurezza che è messa a repentaglio continuamente. Soprattutto in questo momento storico”.

L’appoggio alle rivendicazion degli agenti in servizio nell'istituto frentano è giunto anche dal segretario regionale dell’Udc, Enrico Di Giuseppantonio e dal direttivo del partito di Lanciano : "Sono mesi, se non anni, che la polizia penitenziaria chiede un rafforzamento del personale a Villa Stanazzo, una casa circondariale che ha una popolazione carceraria importante, sproporzionata per numero agli agenti in servizio, costretti a sottoporsi a più turni di lavoro e a non potersi permettere riposi e ferie. Invito perciò l’amministrazione penitenziaria a dar seguito alle richieste avanzate dai sindacati per determinare le condizioni di sicurezza per gli agenti nell'istituto, nel quale, a causa del sovraffollamento, in più occasioni si sono verificate alcune criticità di cui gli stessi sono rimasti vittima”.

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