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Sir di Chieti Scalo, il Comune incalza la Regione: "Ripristinare i fondi per la bonifica"

Il sindaco Ferrara e l'assessore Zappalorto chiedono di intervenire con tempi certi su quella che è una delle aree più inquinate del territorio

Dopo l'interpellanza del consigliere regionale del Partito Democratico Silvio Paolucci sul sito di interesse regionale di Chieti Scalo, anche il Comune si appella alla Regione, per chiedere di ripristinare in tempi brevi i fondi per la bonifica dell'area inquinata.  

"Non è possibile disegnare un nuovo sviluppo della parte bassa città in modo sostenibile - incalzano il sindaco Diego Ferrara e l'assessore all'Ambiente e alla Transizione ecologica, Chiara Zappalorto - senza avviare la bonifica e la rinaturalizzazione dell’area ricompresa nel Sito di Interesse Regionale di Chieti Scalo, che ad oggi è uno dei siti più inquinati del nostro territorio. La Regione ripristini le risorse del Masterplan e dia tempi certi sulla ripresa dell’iter della bonifica”.

“I 10 milioni di euro stanziati dalla precedente giunta regionale - aggiungono - non basteranno per restituire al sito dignità e salubrità, anche alla luce del fatto che il provvedimento univa due aree estese e ampiamente compromesse, la nostra e quella del Saline. Per questo è indispensabile mettere in sicurezza i luoghi, affinché il carico di metalli pesanti e inquinanti contenuti nel terreno non vadano più a interessare la falda e l’ambiente circostante, ma che soprattutto si avvii l’attesa bonifica di un’area dal potenziale strategico, perché compresa fra il fiume Pescara e la zona industriale, che potrebbe, rinaturalizzata, diventare uno dei punti aggregativi e verdi della città, come puntiamo a fare con la nostra programmazione, al fine di innescare un nuovo processo di crescita e riqualificazione all’insegna dell’ambiente e della sostenibilità. L’eredità pesante del passato non può continuare a oltranza - concludono Ferrara e Zappalorto - come amministrazione faremo il punto sulle procedure di competenza del Comune, chiedendo a gran voce attenzione e ulteriori risorse in tempi rapidi, perché non accada qui ciò che è accaduto a Bussi, una bonifica attesa invano, a fronte di un inquinamento costante e attuale”.

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