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Allo Scalo manca l'acqua da 60 ore e il sindaco convoca l'Aca: "Pronti a intervenire con le autobotti"

Ferrara ha incontrato una delegazione di cittadini della parte bassa della città e una di studenti del liceo scientifico Masci

Primo incontro ufficiale del sindaco di Chieti, Diego Ferrara, con i cittadini, per discutere della cronica carenza idrica nelle case dei teatini, argomento anche al centro della prima giunta che si è tenuta ieri pomeriggio.

Il primo cittadino ha ricevuto nel suo ufficio una delegazione di residenti dello Scalo e una di studenti del liceo scientifico Masci. All’incontro erano presenti il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli e il consigliere Luigi Febo.

Domani mattina, è in programma un incontro con i vertici dell'Aca, la società che gestisce il servizio idrico a Chieti, e i tecnici comunali. L'obiettivo dell'amministrazione è sollecitare per arrivare alla soluzione di un problema che dura ormai da anni. 

 “Abbiamo ascoltato e preso atto ufficialmente dell’acuirsi dei problemi che la parte bassa della città vive da mesi – dicono il sindaco e i rappresentanti dell’amministrazione – I cittadini ci riferiscono che nei condomini nella zona centrale di Chieti Scalo i piani alti sono senz’acqua da 60 ore, una situazione che non è vivibile e che cozza con la difficile situazione che stiamo vivendo per il Covid, che punta proprio sull’igiene per la migliore prevenzione del virus. Abbiamo convocato per domattina i vertici Aca e la struttura comunale per un incontro, in modo da fotografare la situazione, analizzare le criticità e le possibili soluzioni praticabili, renderci conto di quelli che sono i reali tempi di soluzione di un problema che non può restare tale". 

"Ai cittadini - conclude il sindaco - abbiamo assicurato la nostra piena vicinanza e iniziative concrete, perché chi si trova senza flusso idrico abbia l’indispensabile per la vita quotidiana. Con i tecnici valuteremo le possibilità di intervento in base anche alle competenze comunali, non escludendo il ricorso alle autobotti per rifornire chi non ha l’acqua in casa. All’Aca ribadiremo l’estrema urgenza di condividere un percorso che assicuri il servizio a tutti e che dia un orizzonte anche a lungo termine a quello che è un problema strutturale della rete, oltre che un disagio serio”.

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