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Sindacato Cisl: Franco Pescara confermato alla guida della federazione agroalimentare

Si è svolto a Francavilla al Mare il terzo Congresso della Federazione agroalimentare e ambientale interregionale della Cisl. Presente anche il segretario generale Onofrio Rota

Franco Pescara confermato alla guida della Fai-Cisl Abruzzo Molise, la federazione agroalimentare e ambientale che conta in regione circa 6.400 iscritti. La sua elezione è avvenuta al termine del terzo congresso che si è svolto a Francavilla al Mare.

Ai lavori, coordinati dalla Segretaria della Cisl Abruzzo Molise Maria Pallotta, hanno partecipato 60 tra delegati e iscritti e sono intervenuti anche i Segretari generali aggiunti della Cisl Abruzzo Molise, Gianni Notaro e Riccardo Gentile, e il Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota. Al fianco di Franco Pescara, sono stati eletti nella segreteria interregionale Farida Moulazem e Marco Brocco.

In Cisl dal 1989 come delegato della Fai nella Crodo e in Campari, originario di Popoli, Franco Pescara ha evidenziato nella sua relazione diverse priorità per l’azione sindacale, tra le quali una nuova politica dei redditi, migliori relazioni sindacali, governo della transizione ecologica e digitale: “L’industria – ha detto il sindacalista – deve sapersi rinnovare utilizzando i fondi per investire in tecnologia formando preventivamente i lavoratori, gli obiettivi devono essere una migliore produttività, occupazione, qualità del lavoro, non la riduzione dei dipendenti”. Altro tema centrale, quello della contrattazione: “A livello nazionale abbiamo rinnovato contratti importanti, tra cui negli ultimi giorni il Ccnl degli allevatori e quello degli operai forestali, entrambi attesi dai lavoratori da 10 anni. Inoltre con molte imprese del settore alimentare in Abruzzo abbiamo sviluppato una contrattazione di secondo livello importante, con tante conquiste in termini di welfare, servizi e partecipazione, ma questo avviene molto meno in Molise, ed è un gap da colmare sul quale auspichiamo un maggiore impegno delle parti datoriali”.

Quanto al settore agricolo, che in Abruzzo conta quasi 82 mila imprese e in Molise più di 47 mila, sono molti i prodotti agroalimentari di eccellenza, ma – denuncia la Fai Cisl – non mancano fenomeni di caporalato e lavoro nero: “Chi gestisce le imprese – ha detto Pescara – lamenta spesso la mancanza di manodopera, ma dovrebbe piuttosto pagare il giusto, applicare i contratti, fare accordi innovativi che valorizzino gli enti bilaterali anche per migliorare il mercato del lavoro”.

Dopo gli interventi di delegati e iscritti, sono intervenuti anche i Segretari generali aggiunti della Cisl Abruzzo Molise, Gianni Notaro e Riccardo Gentile. “La fase congressuale – ha detto Gentile – è un momento fondamentale di confronto per costruire dal basso e richiamare idee, proposte, visione, che aiutino il Paese, l’Abruzzo e il Molise a superare le conseguenze causate dalla crisi”. “La Cisl, insieme alla Fai e alle Federazioni e ai servizi – ha aggiunto Notaro – in questo periodo di pandemia è stata un presidio di sostegno sussidiario e di tenuta sociale: in questo tempo così difficile, dobbiamo proseguire con pazienza, passione e competenza, per promuovere una nuova stagione di sviluppo, crescita e coesione, per questo saremo in Piazza sabato 18 dicembre a Roma”. Le motivazioni che hanno portato la Cisl a scegliere di manifestare sabato prossimo sono state sottolineate anche dalla Segretaria della Cisl Abruzzo Molise Maria Pallotta: “Continueremo a fare proposte anziché antagonismo e saremo in piazza per spiegare le nostre ragioni e rivendicare le conquiste ottenute nel confronto con il governo oltre ai tanti altri temi molto sentiti che restano da affrontare, a cominciare dalla legge sulla non autosufficienza, una pensione di garanzia per i giovani e il superamento della Legge Fornero”.

Il congresso si è concluso con l’intervento del Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota. Tra i temi affrontati, Rota ha sottolineato i danni provocati dal consumo di suolo, il bisogno di rafforzare il sistema previdenziale a tutela delle fasce più deboli e affrontare in maniera sinergica l’emergenza sicurezza nei luoghi di lavoro. Particolare peso è stato dato, dal leader della Fai Cisl, al tema della formazione: “Le competenze sono la vera leva per dare alla persona maggiori opportunità occupazionali e di crescita umana e professionale, per questo anche nella contrattazione stiamo dando alla formazione il valore di diritto soggettivo da estendere a tutti, non per pochi privilegiati, ed è un’innovazione per la quale, soprattutto nel settore dell’industria alimentare, stiamo ottenendo ottimi risultati”.

Rota ha posto l’accento infine sulle risorse del Piano di Ripresa e Resilienza: “Una grande opportunità per il Paese, con investimenti destinati anche all’agricoltura, all’economia circolare, alla tutela delle risorse idriche, ma questi fondi avranno senso soltanto se utilizzati per valorizzare il lavoro nel lungo periodo: consorzi di bonifica e forestali svolgono un presidio insostituibile che va rilanciato con più formazione e ricambio generazionale”.

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