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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Test sierologici volontari anche sugli studenti abruzzesi": la richiesta dei sindacati

Per le sigle più rappresentative, i dati non sono confortanti e lo screening sul Coronavirus va allargato alla parte più numerosa del mondo della scuola

I test sierologici effettuati su insegnanti e personale non docente non bastano. Parola dei sindacati, che ora chiedono alla Regione di allargare lo screening a tutta la comunità scolastica, studenti compresi, che tra l'altro ne rappresentano la componente più numerosa.

La richiesta è arrivata nero su bianco in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Marco Marsilio, agli assessori a Istruzione e Sanità, Piero Fioretti e Nicoletta Verì, e alla direttrice dell'ufficio scolastico regionale Abruzzo, Antonella Tozza, firmata da Giuseppe La Fratta (Flc Cgil), Davide Desiati (Cisl Scuola), Antonio Di Zacco (Uil scuola Rua), Carlo Frascari (Snals Confsal), Piera Di Cicco (Fgu Gilda Ins). 

I sindacati si basano proprio sulla statistica: secondo i dati diffusi dalla Regione, su 16.763 test sierologici effettuati sul personale scolastico, 118 sono risultati positivi, dando il via a ulteriori accertamenti e al protocollo ormai noto per la cura del Coronavirus. 

"La percentuale di positivi dello 0,7% - dicono - è tutt'altro che confortante".

Ancora di più se si pensa che le comunità scolastiche in Abruzzo sono costituite mediamente da oltre 850 alunni e circa 150 tra docenti e Ata. 

"Ipotizzando la medesima percentuale su tutta la scuola e non solo sul personale - aggiungono - si ottiene una media di 7 positivi per istituzione scolastica". Per questo, chiedono "di avviare uno screening volontario anche sugli alunni e su tutto il personale operante all’interno delle scuole (assistenti educativi, addetti alle mense, addetti al trasporto scolastico, ecc.)".

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