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Il Covid continua a viaggiare nelle scuole, Gallucci: “Servono purificatori d’aria e protocolli di sicurezza aggiornati”

Il presidente dell’associazione La gente d’Abruzzo torna ad affrontare le problematiche nelle scuole di Chieti

Finisce lo stato di emergenza ma il Covid continua a viaggiare, specialmente all’interno delle scuole, tra i più giovani, e l’associazione La Gente d’Abruzzo torna ad affrontare alcune problematiche indifferibili a Chieti.

L’avvocato Federico Gallucci, presidente dell’associazione, in conferenza stampa dice di aver sollecitato da tempo la nascita di un tavolo tecnico permanente che riunisca il sindaco, il prefetto, la Asl e i dirigenti scolastici “deputati a garantire l’ottimizzazione degli standard di prevenzione del rischio pandemico nelle scuole e di garantire il monitoraggio della curva dei contagi, di aggiornare i protocolli di sicurezza e di adottare, conseguentemente, iniziative sempre più incisive per preservare gli alunni  ed il personale docente dal contagio”.
 
Mascherine, distanziamenti, costante ricambio di aria nelle aule sono alcune delle linee guida che, secondo Gallucci, “necessitano da parte dell’amministrazione comunale, competente alla gestione dei plessi, di una serie di interventi di edilizia leggera finalizzati a dotare i plessi scolastici di  sistemi di ventilazione meccanica assistita (ne esistono tipologie a basso costo ed a bassissimo impatto energetico) in vista del prossimo anno scolastico. Inoltre, per una sinergia con i sistemi di ventilazione meccanica è anche necessario dotare i plessi scolastici di purificatori di aria”. In alcuni plessi scolastici in provincia, come a Paglieta, i purificatori d’aria in aula sono già realtà.

“Come associazione, - fa sapere Gallucci - ci siamo attivati in tal senso, con una iniziativa pilota, intrapresa nel mese di ottobre, chiedendo la collaborazione del Comprensivo 1 di Chieti, ma l’iniziativa non è ancora decollata, parrebbe, in attesa della emanazione di non meglio specificate linee guida governative per la individuazione della tipologia di purificatori”.

Una motivazione che per l’associazione non appare convincente, “laddove numerosi sindaci e dirigenti scolastici, stante la evidente necessità di provvedere subito a migliorare la qualità della prevenzione perché il virus non aspetta, stanno via via dotando i plessi di sistemi di purificazione”. 
 

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