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Sei anni di papa Francesco, l'arcivescovo Forte: "Un pontificato complesso, ricco e stimolante"

L'arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto ripercorre i sei anni di pontificato di Bergoglio: "Anni vissuti con l'audacia del Vangelo. Francesco ha messo in pratica la tolleranza zero su situazioni inaccettabili come gli abusi nella Chiesa"

Sei anni di pontificato per Bergoglio vissuti con "l'audacia e la radicalità che il Vangelo richiede". Monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, ripercorre i sei anni di pontificato di papa Francesco (ieri l'anniversario)

Un pontificato "complesso", "ricco" e "stimolante", per dirla con Forte, che,

"oltre ai consensi, suscita anche resistenze perché propone esigenze radicali, così come vuole il Vangelo. La radicalità che chiede Bergoglio, del resto, è quella che domanda Gesù a chi lo vuol seguire con convinzione"

afferma l'arcivescovo su Adnkronos.

Forte parte dal discorso tenuto dal Papa al Congresso negli Stati Uniti (settembre 2015). In quel contesto, osserva,

"Francesco agisce da riferimento mondiale, dà voce al pianeta parlando con un'autorità morale altissima, rispetto alla quale tutti non possono che mettersi in ascolto. In quel discorso il Papa è stato capace di coniugare i grandi motivi del ''sogno americano'' con i valori per i quali si batte, la solidarietà, la giustizia, la pace, l'attenzione ai poveri. L'autorità morale di Francesco è tale che diventa motivo di confronto per tutti, a cominciare dai potenti della terra che si rendono conto che con questi riferimenti morali bisogna relazionarsi".

Per Bruno Forte papa Bergoglio è ormai la "sola voce" davanti alla quale a livello planetario il mondo si mette in ascolto perché tocca temi e ribadisce esigenze che riguardano tutti.

Situazioni dolorose e motivo di scandalo non sono mancati in questi sei anni di pontificato.

"Il Papa - osserva mons. Forte - non ha chiuso gli occhi davanti agli aspetti negativi che ci sono, penso in particolare alla questione degli abusi del clero. Francesco ha messo in pratica la tolleranza zero e ha testimoniato il coraggio della verità, decidendo di intervenire con forza su diverse situazioni gravie inaccettabili. E' stato coraggioso nel promuovere la verità e la giustizia, e ha dato voce alle vittime diventandone paladino. Lo scandalo degli abusi, - commenta ancora il vescovo - è stato tra le prove più dolorose perché ha mostrato il volto della Chiesa come vorremmo non fosse mai esistito. E davanti alla crisi di credibilità della Chiesa il Papa ha voluto esigere la verità su tutto: un dato innegabile".

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