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Scuole a rischio accorpamento, no di genitori e sindacati all'omnicoprensivo di Casoli e alla fusione di Galiani-De Sterlich e Pomilio

La Flc Cgil chiede provvedimenti contro la dispersione scolastica ed evidenzia che gli istituti De Petra e Algeri Marino non sono in sofferenza

Cresce la preoccupazione per l'accorpamento di alcuni istituti scolastici della provincia di Chieti e la Flc Cgil torna a lanciare l'allarme.

Il 23 novembre si è tenuto un incontro sul dimensionamento scolastico, che riguarderà il professionale Pomilio e l'istituto tecnico Galiani-De Sterlich e l'istituto comprensivo De Petra di Casooli e l'Algeri Marino. I genitori degli studenti di queste ultime due scuole hanno scritto una lettera molto argomentata per dire no all'accorpamento.  

Una visione condivisa dal sindacato, che chiede di "fermare qualsiasi ipotesi di dimensionamento scolastico in Provincia".

Durante l'incontro del 23 novembre, la Flc Cgil ha evidenziato che "questo tema riguarda più in generale la riforma dell'istruzione tecnica e professionale, la dispersione scolastica (nella quale abbiamo un negativo primato), l'istruzione tecnica superiore (Its) da potenziare e l’orientamento, sul quale si stanno discutendo cambi di strategie. Proprio per questo abbiamo chiesto, insieme ad altri, di rinviare la discussione, quando il quadro normativo sarà chiarito. Lo stesso calo demografico - incalza il sindacato - deve essere oggetto di politiche di riordino che mettano risorse per non impoverire ulteriormente il territorio. L’amministrazione e i rappresentanti politici hanno, invece, ritenuto di portare al tavolo della Cpo, oltre alla richiesta di rinvio, anche la possibilità di dimensionamento e quindi la fusione delle due scuole secondarie di Chieti oggetto della discussione".

Per quanto riguarda Casoli, Flc Cgil sottolinea che entrambe le scuole "non sono in sofferenza e non sono sottodimensionate. Nonostante questo, si pensa di costituire una mega istituzione che non ha alcuna ragione di esistere, come ricordano i genitori degli alunni di Casoli. La Flc Cgil ha fatto presente che il nuovo istituto sarebbe un omnicomprensivo, un modello organizzativo straordinario, sono poco più di duecento in Italia, su oltre 8.000 scuole, che presenta diverse lacune dal punto di vista normativo, rilevanti difficoltà organizzative, freno alla partecipazione democratica, attestato dalla presenza del commissario straordinario in luogo del consiglio d’istituto. Per questo la Flc Cgil ha avanzato la proposta al tavolo della Cpo di rinvio sul dimensionamento scolastico. Purtroppo, in questo caso sono stati favorevoli a proporre l'accorpamento anche una parte dei dirigenti scolastici e alcuni sindacati, che sul dimensionamento delle scuole di Chieti si erano detti contrari".

"L’attuale situazione d’emergenza - incalza il sindacato - dovrebbe essere un motivo sufficiente per darsi il tempo di aspettare il dispiegarsi degli interventi previsti dalla legge di bilancio 2022, dalle risorse del Pnrr sul riordino del sistema d'istruzione tecnica e professionali, sugli Its, sul dimensionamento, sul calo degli alunni, sull'orientamento e sulla dispersione scolastica. La programmazione dell'offerta formativa territoriale non può essere oggetto di interventi frutto di posizioni che non hanno nulla a che vedere con la costruzione di una scuola pubblica di qualità".

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