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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"A scuola si tornerà in presenza": il ministro Bianchi rassicura, ma tutto l'Abruzzo rischia la zona rossa

Domani il consueto report del venerdì dell'Istituto superiore di sanità, poi verrà firmata la nuova ordinanza del ministro della Salute Speranza

A scuola si tornerà in presenza. È la rassicurazione che arriva dal neo ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. 

Come noto, in Abruzzo, così come in gran parte d'Italia, al momento è permessa solo la didattica a distanza, come da ordinanza del presidente Marco Marsilio. Lo stesso provvedimento è previsto per i territori in zona rossa secondo il decreto del presidente del consiglio Mario Draghi. 

“In questi lunghi mesi - ha detto il ministro - le nostre scuole, i nostri insegnanti, le nostre studentesse e i nostri studenti hanno lavorato moltissimo. Faremo tesoro insieme dell’esperienza maturata durante il periodo della didattica a distanza, in particolare con riferimento ad un uso consapevole delle nuove tecnologie. Con il chiaro obiettivo del ritorno in presenza”.

Attualmente, comunque, mezza Italia rischia restrizioni più severe di quelle attuali e 10 regioni potrebbero ritrovarsi in zona rossa. È attesa per domani (venerdì 5 marzo) la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. 

E a rischiare è anche l'Abruzzo, dove sono già in zona rossa 9 comuni della provincia di Chieti (Bucchianico, Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano, Miglianico, Ortona, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina e Ripa Teatina) e alcuni delle province di Teramo e Pescara.

Secondo indiscrezioni, tutto il territorio regionale, in base all'andamento dei contagi, potrebbe essere sottoposto alle restrizioni più severe. Ma la conferma si avrà soltanto dopo il consueto report del venerdì dell'Istituto superiore di sanità.

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