Scuola, prosegue il calo degli alunni in provincia di Chieti: quasi mille in meno
Per l’anno scolastico 2021/22 sono previsti 2073 alunni in meno in Abruzzo. La Flc Cgil Chieti: "Una vera e propria emergenza"
Prosegue il calo degli alunni nelle scuole abruzzesi e la provincia di Chieti fa registrare il dato più grave per il prossimo anno scolastico.
Secondo i dati comunicati ieri dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’anno scolastico 2021/22 sono previsti 2073 alunni in meno in Abruzzo. Saranno poco meno di 167.000, a fronte degli oltre 169.000 dello scorso anno scolastico, le studentesse e gli studenti che frequenteranno le scuole pubbliche abruzzesi.
La provincia di Chieti con una previsione di 990 alunni in meno è quella che paga il tributo più alto. "Dunque quasi la metà di alunni sarà della provincia di Chieti. Una vera e propria emergenza che dovrebbe rappresentare il primo intervento da mettere in ogni agenda politica che guardi al futuro" commenta la Flc Cgil Chieti.
In generale, sarebbero soprattutto gli istituti professionali a continuare a perdere alunni in maniera rilevante.
"Nonostante ciò - aggiunge la Cgil - a seguito delle insistenze sindacali, la dotazione organica di diritto dei docenti resta confermata ed aumenta nel sostegno con 39 posti aggiuntivi. Si tratta della ripartizione di 5000 posti decisa a livello nazionale e che, spalmata nella provincia, corrisponde a poca cosa rispetto alle richieste delle scuole. Il dirigente dell’ambito territoriale quest’anno ha dovuto incrementare di qualche centinaia i posti del cosiddetto organico di fatto per i docenti di sostegno, perché la dotazione assegnata non era sufficiente a garantire integrazione e interventi didattici differenziati".
Secondo il sindacato per il prossimo anno scolastico sarà importante consolidare un organico docente ed Ata che consenta di poter far scuola rispettando i requisiti del distanziamento, della sicurezza e dell’offerta formativa di qualità e, a tal proposito, è stato chiesto all’amministrazione scolastica di confermare il potenziamento dell’organico che in tempi di Covid -19 è stato dato.