rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Bucchianico

Sorprendente scoperta archeologica a Bucchianico: il cippo trasferito nei depositi della Soprintendenza per il restauro

La scoperta, durante i lavori per la creazione di una rotatoria in corrispondenza del percorso del tratturo L’Aquila- Foggia, ha destato grande interesse nella popolazione locale

È stato predisposto il trasporto del cippo funerario di epoca imperiale rinvenuto nei giorni scorsi a Bucchianico: ora si trova nel deposito centrale della Soprintendenza dove resterà fino al restauro, per essere successivamente esposto in un luogo idoneo individuato dal Comune di Bucchianico. Ne dà notizia la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Chieti e Pescara.

Come avevamo annunciato sulle nostre pagine, lo straordinaria scoperta è stata effettuata in località Colle Marcone lo scorso 13 febbraio, durante i lavori per la creazione di una rotatoria in corrispondenza del percorso del tratturo L’Aquila- Foggia, per cui la funzionaria archeologa della Sabap Anna Dionisio aveva predisposto l’assistenza archeologica in corso di scavo. "Si tratta di un cippo in calcare locale - spiegano dalla Sopritendenza- con ritratto femminile a rilievo nella parte alta e iscrizione funeraria sottostante".

La notizia della scoperta ha destato grande interesse nella popolazione locale, viste anche la qualità e la bellezza del manufatto, integro ad eccezione di una scheggiatura nell’angolo superiore sinistro. "Il ritrovamento è stato del tutto inaspettato - conferma la Sabap - nonostante l’avvenuta attivazione della sorveglianza archeologica. L’asse viario attuale infatti corre longitudinalmente lungo il percorso del Tratturo magno, sottoposto a vincolo diretto dal 1983 come tutta la rete tratturale abruzzese, ma il cippo è stato rinvenuto praticamente in superficie, subito sotto l’asfalto moderno".

L’archeologa incaricata della sorveglianza Maria Di Iorio ha accertato che il manufatto si trovava in giacitura secondaria, ossia che era stato rimosso già in antico dalla sua iniziale collocazione e depositato nel luogo in cui è stato poi ritrovato.

"L’oggetto - spiegano ancora dall'ente - di dimensioni considerevoli, presenta la sola faccia frontale con rilievo in alto e iscrizione subito al di sotto. Da una prima valutazione epigrafica e stilistica potrebbe risalire al II-III secolo d. C.; il rilievo raffigura un busto di donna stante, dalla postura frontale. L’iscrizione sottostante è la dedica a Mettia Rufa, liberta di Gaius, da parte della figlia, anch’essa liberta, dato interessante perché fornisce uno spaccato dei meccanismi di ascesa sociale dell’epoca: i liberti erano schiavi liberati, che mantenevano sovente un rapporto anche affettivo e di dedizione con l’ex padrone, e che di fatto potevano arrivare ad essere economicamente benestanti o addirittura ad avere un tenore di vita elevatissimo, come il Trimalcione descritto da Petronio".  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sorprendente scoperta archeologica a Bucchianico: il cippo trasferito nei depositi della Soprintendenza per il restauro

ChietiToday è in caricamento