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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il trasporto pubblico incrocia le braccia per 24 ore: la protesta ferma autobus, treni e biglietterie

La protesta è organizzata dall'Usb, che chiede di abbassare i prezzi di energia e beni primari, fermare l'invio di armi in Ucraina e garanzie per i lavoratori

Sciopero del trasporto pubblico, venerdì 17 febbraio, per 24 ore. La protesta nazionale a cui ha aderito anche la segreteria provinciale Usb lavoro privato Chieti-Pescara riguarda trasporto urbano, extraurbano, ferroviario e biglietterie.

Il personale viaggiante che aderirà allo sciopero incrocerà le braccia dalle 24 alle 6, dalle 9 alle 18 e dalle 21 alle 24. Il personale amministrativo, quello di terra, di officina e di lavaggio si asterrà dal lavoro per l'intero turno, nel rispetto delle norme vigenti con la salvaguardia dei servizi minimi essenziali laddove previsto. A causa delle modalità dell’astensione lavorativa, la ripresa del servizio immediatamente dopo lo sciopero potrebbe non essere assicurata.

Come spiega l'Usb in una nota inviata ai gestori del trasporto pubblico di tutto Abruzzo, la protesta è stata organizzata per "rivendicare la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili; blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali; il superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; la necessità di modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato; la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria".

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