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Sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici lunedì: gli autisti della Panoramica in presidio davanti al Comune

Nuovo stop annunciato dai sindacati: "Bene l'interessamento della politica del territorio, ora però è necessario che i fondi siano veicolati in una piattaforma contrattuale; i lavoratori sono vessati e indeboliti dal perdurare di questo contenzioso"

I lavoratori della Panoramica incrociano di nuovo le braccia lunedì 13 dicembre: uno sciopero di 24 ore è stato infatti proclamato dalla organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal. Si tratta di una seconda azione di astensione dal lavoro, come già annunciato il 6 novembre scorso. 

Come fa sapere La Panoramica, il servizio di trasporto pubblico sarà garantito dalle ore 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. 

Un presidio si terrà in corso Marrucino, di fronte al Comune, al quale parteciperanno anche i lavoratori di altre aziende del trasporto pubblico locale in segno di solidarietà.

I sindacati ricordano che “è ancora ferma la vertenza per l’azzeramento del contratto aziendale con l’aggravante del taglio di servizi, e ulteriore carico degli orari di lavoro nonché ammanchi anche del contratto nazionale. Un aspetto su tutti: il mancato rispetto delle soste che in molti orari sono solo figurative, a causa dei ritardi accumulati durante le corse che, con tempi di percorrenza sottostimati di anche 10 minuti, spostano in avanti gli arrivi nei capolinea azzerando quelle che solo sulla carta dovrebbero essere soste reali.Un tecnicismo che permette agli addetti ai lavori di costruire turni apparentemente a norma, e che nonostante la diffida delle Rappresentanze Sindacali Aziendali del 27 ottobre scorso ne hanno visto comunque l’applicazione”.

Si tratta dell’ultimo problema, in ordine cronologico, che preoccupa le organizzazioni sindacali. "Sebbene le ultime notizie apprese dai quotidiani locali potrebbero lasciar intravedere uno spiraglio di luce, ad oggi nessun atto formale né alcuna rassicurazione può ritenerci soddisfatti" dichiarano i segretari regionali Franco Rolandi di Filt-Cgil, Andrea Mascitti di Fit Cisl e Luciano Lizzi di Faisa Cisal. "Abbiamo già assistito - continuano - a clamorosi passi del gambero anche e soprattutto quando noi, a differenza di un sindacato corporativo che paventava il garantito percorso giuridico, abbiamo dimostrato un senso di responsabilità nel tentare un percorso futuribile in un tavolo di trattativa, sicuramente meno empatico e meno facile da proporre ai lavoratori che venivano strumentalizzati con rassicurazioni e promesse, anche dall’amministrazione comunale, rivelatesi poi parole al vento. Questo, ha peggiorato la situazione spaccando i lavoratori acuendo tra loro la tensione determinando oggi un clima denso di acredine". 

Filt-Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal nell’accogliere con favore l'interessamento della politica del territorio, chiedono però che “i fondi siano veicolati in una piattaforma contrattuale che renda queste spettanze esigibili e strutturali per i lavoratori, ad oggi vessati e indeboliti dal perdurare di questo contenzioso”.

Una lettera è stata inviata al sindaco e all’assessore trasporti.
 

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