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Attualità Centro Storico / Piazza San Giustino

Spunta una testina di Venere ma piazza San Giustino non diventa parco archeologico, proseguono i lavori di riqualificazione

“Allo stato non vi sono elementi per poter parlare di ritrovamenti clamorosi” secondo la Soprintendenza. Sono invece previsti i sondaggi sull’altra porzione di piazza alla ricerca dell’elegante mosaico studiato dallo storico Zecca

Nessuno stravolgimento al progetto di riqualificazione della piazza 

Sui tempi lunghi non sembrano sussistere margini di manovra. “Comprendere compiutamente cosa c’era a San Giustino - spiega l’architetto Aldo Giorio Pezzi, funzionario della Soprintendenza, - sarebbe certamente legittimo ed auspicabile, ma il nostro compito attuale non è quello di stravolgere il progetto di riqualificazione della piazza ma di rendere possibile una lettura del luogo anche tenendo conto delle quinte[soluzioni adottate nei piani urbanistici per ottenere effetti di delimitazione spaziale prospettica o monumentale, ndc] rappresentate dagli edifici insistenti sull’area, in primis dalla Cattedrale che ha dato una marcata connotazione ad un ambiente per l’innanzi relativamente anonimo, definitivamente decollato in termini identitari negli anni trenta grazie all’architetto Guido Cirilli”.

Sui fondi impiegabili per sondaggi di limitata durata temporale, ma più approfonditi, si potrebbe invece ricorrere al tesoretto ottenuto dai ribassi d’asta del progetto di riqualificazione della piazza, attualmente dichiarato indisponibile dai funzionari della presidenza del Consiglio dei Ministri a seguito di una interpretazione delle norme sugli interventi di edilizia pubblica in aree ad interesse artistico-archeologico. Il problema ruota intorno ai sondaggi preventivi che avrebbero dovuto essere finanziati a monte della progettazione e non durante la stessa. 

Da qui lo stallo sull’utilizzo dei fondi giacenti per sondaggi in corso d’opera. Una prima richiesta di chiarimenti ai competenti uffici romani è stata tempestivamente effettuata dal dirigente ai lavori pubblici del Comune, Ingegner Paolo Intorbida. Ma ora sarebbe fruttuoso esperire un intervento diretto, della politica cittadina, presso il ministro dei Beni ed Attività Culturali e Turismo, Dario Franceschini, al fine di rimuovere gli ostacoli per impiegare costruttivamente la somma accantonata. 

Alla ricerca del mosaico: ripartono i sondaggi

Nel frattempo si attende l’avvio dei sondaggi, annunziati in modalità “puntuale”, ossia mirati a zone circoscritte, nella porzione di piazza antistante la sede storica di Palazzo d’Achille. Si va alla ricerca dell’elegante mosaico studiato dallo storico Vincenzo Zecca [Chieti 1832-1916] e di porzioni murarie romane analoghe a quelle insistenti sotto il marciapiede di palazzo Mezzanotte. Il tutto mentre sono al varo le prescrizioni per il rinterro in sicurezza ed ampia tutela dei resti archeologici già affiorati e documentati. 

Oscar D'Angelo
 

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