San Vito Chietino, strappate le foto dei caduti di Nassiriya
Gesto di ignoti al termine della cerimonia organizzata dal circolo locale di FdI, assente il Comune. Il senatore Sigismondi: "Questa giornata torni ad essere patrimonio dell'intera comunità sanvitese"
È stato strappato, al termine della cerimonia organizzata dal circolo Fratelli d'Italia San Vito Chietino, il manifesto con i volti dei caduti di Nassiriya. In paese il giorno del ricordo dell'attentato del 12 novembre 2003 resta divisivo, con l'amministrazione comunale che non ha preso parte alla cerimonia.
Ieri mattina il locale circolo di Fratelli d’Italia, in occasione della ricorrenza della “Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, ha deposto una corona per commemorare i caduti militari e civili nell’attentato di Nassiriya. È intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia Etel Sigismondi.
“Abbiamo voluto organizzare questa manifestazione per onorare il ricordo delle vittime civili e militari di quello che è stato il più grave attentato terroristico subito all’estero dall’Italia dal dopoguerra in poi – spiega il portavoce provinciale di FdI, Luigi Comini - Un ricordo particolare meritano i 17 militari italiani, 12 carabinieri e 5 militari dell’esercito, che hanno sacrificato la loro vita con il tricolore sul petto nell’adempimento di una missione di pace internazionale. Dispiace, in questa occasione, dover prendere atto che l’amministrazione comunale non abbia partecipato nonostante il formale invito che le abbiamo rivolto. Del resto, l’attuale amministrazione non ha mai voluto celebrare questa giornata e, lo scorso anno, ha finanche cancellato, con una motivazione pretestuosa, l’intitolazione dedicata ai caduti di Nassiriya nel 2014 con una cerimonia ufficiale cui parteciparono numerosi sindaci ed i più alti vertici delle autorità civili e militari”.
Il senatore Etel Sigismondi ha lanciato un appello all’amministrazione comunale affinché si possa intitolare ai caduti di Nassiriya un altro idoneo spazio, soprattutto in previsione del ventesimo anniversario che ricorrerà l’anno prossimo e che questa giornata possa tornare ad essere patrimonio dell’intera comunità sanvitese.
Poi alle 13 l'amara scoperta. “Purtroppo, è da segnalare anche che, dopo solo un’ora la conclusione della manifestazione, è stato strappato da ignoti un manifesto che raffigurava i volti delle vittime dell’attentato - fa sapere Comini - Un gesto ignobile che denota il tentativo di qualche idiota di far resuscitare il pericoloso clima degli anni ’70”.
