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A Roccamontepiano la storia della Maiella e del capoluogo teatino nel ricordo di Aurelio Subranni

Nel museo "Giuseppe Lisio" si è svolto l'evento culturale "Ritorno alle origini: 1860 - 1945"

La storia d'Abruzzo e dell'Italia letta attraverso la ricerca approfondita di un territorio a ridosso della Maiella e della cittá di Chieti porrtato avanti dal compianto Aurelio Subranni, scomparso lo scorso aprile.

Fatti, vicende e dinamichel socio-economiche attorno ad un capoluogo di provincia in quasi ottant'anni e dentro gli eventi che hanno determinato le origini del nostro presente e del nostro futuro.

Sabato pomeriggio nel museo "Giuseppe Lisio" di Roccamontepiano, si è svolto l'evento culturale "Ritorno alle origini: 1860 - 1945" sostenuta dalla Regione. Un incontro capace di accendere, nei giovani studenti, la curiosità nelle vicende del passato, attraverso lo studio della storia locale.

Presenti il sindaco roccolano Adamo Carulli, l'assessore alla Cultura Maria Lucia Calice, lo storico Filippo Paziente e il direttore dell'Archivio di Stato di Chieti Pietro Federico oltre all'assessore regionale alla cultura Daniele D'Amaro e Giovanni Legnini, Commissario Straordinario alla Ricostruzione.

Sono intervenuti per l'occasione i sindaci di Ari, Bucchianico, Fara Filiorum Petri, Casacanditella e la dirigente scolastica del polo di Fara Filiorum Petri, il preside della facoltà di Scienze Naturali della D'Annunzio Leandro D'Alessandro e tanti ospiti e docenti del territorio che hanno conosciuto Aurelio Subranni.

Questo il commento del sindaco Carulli:

"Un nuovo capitolo di ricerca storica di particolare interesse sui fenomeni economici e sociali intercorsi dalla fine del 1800 alla prima metà del XX secolo sul territorio abruzzese si aggiunge con questo lavoro. La paziente opera di recupero, di quegli elementi che potrebbero appartenere alla “storia minore”, allacciandosi direttamente ai fenomeni più ampi delle vicissitudini che compongono il quadro generale della storia d’Abruzzo, d’Italia e quella internazionale ne danno uno spaccato di approfondimento quanto mai necessario per comprenderne le dinamiche e le evoluzioni successive ed insegnare a non compiere gli stessi errori. Questa opera di ricerca è un prezioso lavoro gratuito reso con riconoscenza a tutta la comunità abruzzese,  a quella di Roccamontepiano e della provincia teatina. L’intero patrimonio di informazioni, tutte con riscontri documentali, provengono dagli Archivi storici di più istituzioni presenti in Abruzzo che ringrazio per il lavoro costante nel custodire le fonti e quindi l’identità stessa della nostra civiltà.
Con gratitudine e infinita riconoscenza, verso il professor Subranni, abbiamo onorato la sua memoria condividendo con tutti il lavoro di ricostruzione della memoria collettiva della nostra terra cercando di metter a frutto ciò che lui, grazie alla sua passione, è riuscito a ricomporre a beneficio di ciascuno".

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