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Chieti Calcio, il Comune chiama a raccolta le forze economiche cittadine per il futuro della società: l'esito del primo incontro

Obiettivo della riunione a porte aperte, a cui ha partecipato anche una delegazione di tifosi, un confronto concreto sul futuro della squadra

Nella mattinata di oggi si è svolto l’annunciato incontro fra l’amministrazione comunale e l’imprenditoria locale, volto alla condivisione di un percorso finalizzato a sostenere il Chieti Calcio e il prosieguo della squadra nel campionato attraverso una nuova compagine societaria.

La riunione, che si è tenuta nel foyer del teatro Marrucino, è stata presieduta dal sindaco Diego Ferrara, dal prefetto  Armando Forgione, dal vicesindaco Paolo De Cesare e dall’assessore allo Sport Manuel Pantalone. Hanno partecipato diversi rappresentanti delle forze economiche della città: Cinzia Turli Iannamico per la Lazzaroni; l’oculista Cristian Pollio e il dottor Lello Di Vito; Pietro Mauro, direttore di Megalò; Giulio Trevisan e l’avvocato Marco Mattioli, ex direttore delle relazioni esterne del Chievo Verona all’epoca della scalata in serie A, il quale ha illustrato un’ipotesi progettuale di sviluppo aziendale per la prossima stagione sportiva. Si è trattato di un primo incontro a porte aperte, al fine di aprire un confronto concreto sul futuro della squadra, a cui era presente anche una vasta rappresentanza della tifoseria neroverde.

“È nostra piena intenzione costruire un percorso concreto e positivo a stretto giro, perché il Chieti possa iscriversi e l’avventura della nostra squadra nel campionato nazionale possa continuare nel migliore dei modi – ha esordito il sindaco Diego Ferrara – Ringrazio il prefetto che con la sua presenza certifica un interesse serio per la situazione e per il suo evolversi e gli imprenditori, i professionisti, le forze economiche della città e del territorio che hanno risposto al nostro appello, per cercare di costruire una possibilità perché la squadra vada avanti e cresca. Dobbiamo farlo insieme, restando uniti anche con la città, che dovrà essere la nuova forza che serve al Chieti per continuare. Ringrazio anche le tifoserie che hanno voluto partecipare e che terremo sempre informate sull’evolversi della situazione, alla quale guardiamo con occhi positivi e fiduciosi. Nei prossimi giorni porteremo avanti incontri operativi per arrivare a una nuova compagine che possa prendere il testimone dall’attuale gestione e diventare interprete di una nuova stagione, consolidando i risultati conseguiti e motivando la squadra e la città. Ringrazio il patron Trevisan che non ha chiuso le porte a un nuovo corso, riconoscendo la gravità e l’importanza della situazione. Il Comune seguirà direttamente questo momento di transizione, assicurando il sostegno e il ruolo che compete a una istituzione che vuole veder andare avanti i suoi colori e la storia della sua squadra”.

“Siamo sinceramente impegnati a trovare una soluzione – hanno detto l’assessore allo Sport Manuel Pantalone e il vicesindaco e assessore alle Attività produttive Paolo De Cesare – Un impegno istituzionale, ma anche da cittadini, al fine di riportare i colori neroverdi di nuovo interpreti del campionato e di un nuovo capitolo. Lo scriveremo insieme alle forze economiche del territorio che hanno subito dato una prima disponibilità a costruire un’ipotesi da fare crescere. Ringraziamo l’avvocato Marco Mattioli per la sua professionalità, che ha messo a servizio della squadra di calcio e del Comune l’esperienza avuta nell’avventura del Chievo, di cui è stato direttore delle relazioni esterne nel periodo di ascesa e di massima fortuna della squadra. Quanto esposto, ha posto un orizzonte concreto e subito realizzabile alle forze economiche, capace anche di motivare ulteriori ingressi in una eventuale cordata, che bisogna costruire a ritmo serrato, al fine di poter iscrivere la squadra al campionato e assicurare continuità sportiva, ma anche amministrativa nell’anno del centenario. Grazie a quanti si stanno facendo motore di un nuovo inizio, fra questi il consigliere Valerio Giannini, un ponte importante con la comunità sportiva”.

“Non lascerò il Chieti nelle mani di chi non sarà in grado di portarlo avanti – ha assicurato il patron Giulio Trevisan - Chieti è una società sana e, se arriva un soggetto solido a raccogliere il testimone, potrà di certo partire da una solida base per arrivare in C e crescere ancora. Abbiamo anche molte cose positive in itinere, con il Comune ci siamo mossi per avere il finanziamento per la riqualificazione del campo di Sant’Anna e la convenzione che per 13 anni consentirà gli allenamenti; abbiamo una squadra con un gruppo di giovani nati fra il 2003/04 che potranno essere utilizzati al meglio e aiutati a esprimere tutto il loro potenziale. La contestazione ha il suo peso, ma la crisi del Chieti è una crisi di obiettivo: le aspettative della comunità sono alte, noi ora non siamo in grado di garantirle ed è giusto passare la mano, lo facciamo con la massima serenità, consapevoli di aver fatto il possibile. Abbiamo fatto sacrifici, abbiamo gioito e sofferto insieme e c’è grande consapevolezza anche dei tempi in cui fare un passo indietro, sempre con correttezza e rispetto delle regole”.

“L’obiettivo è realizzare un progetto di sviluppo aziendale focalizzato su una strategia chiara – ha detto l’avvocato Marco Mattioli – funzionale al radicamento territoriale, all’espansione del bacino d’utenza e all’incremento delle fonti di ricavo, intervenendo su tre assi principali: il settore giovanile, l’area comunicazione e media, il brand e la commercializzazione dei servizi. Il settore giovanile può diventare il cuore pulsante di una nuova avventura. Fondamentale è creare una vera e propria Chieti Academy, capace di motivare gli atleti e fidelizzare le tifoserie più giovani, anche con la creazione di una categoria juniores. Così come è indispensabile mettere in piedi una strategia comunicativa ampia, moderna, strettamente interattiva con il territorio e capace di dare visibilità alla squadra, alla città e alla compagine societaria. Una società che è comunque un’azienda, che deve agire come tale e promuovere un brand che funzioni sul territorio e anche all’estero e lo renda attrattivo e strategico, facendolo diventare un messaggio anche sociale, oltre che societario. Serve un format per legare la squadra alla città, alle istituzioni, alle forze vive del territorio, capace di accrescere il prestigio del brand e renderlo attrattivo per atleti e anche per potenziali investitori locali ed esteri. È possibile iniziare subito, con attività già per luglio, facendo rete, organizzando attività produttive come Summer camp, scuole calcio ed eventi di fidelizzazione, calendarizzare attività anche per l’inverno 2022, per generare un indotto e portare avanti la squadra e la città, insieme”.

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