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Ritardi sui tamponi durante l'emergenza, Schael scrive ai sindaci: "Ora sistema lineare ed efficiente"

Il direttore della Asl ha inviato una lettera ai 104 primi cittadini della provincia di Chieti per chiarire le modalità di gestione e spiegare le difficoltà dei mesi scorsi

Nel periodo più critico dell'emergenza sanitaria, le polemiche sui ritardi nell'esito dei tamponi per diagnosticare il Coronavirus avevano tenuto banco per settimane. Finché 44 sindaci della provincia di Chieti avevano denunciato in una lettera le attese, anche di due settimane, per cittadini che dovevano conoscere la loro eventuale positività al virus. 

A fine aprile, la Regione aveva ammesso i ritardi nella provincia di Chieti, così come denunciato dagli amministratori.

Oggi che i numeri sono ben più contenuti e il caos dei mesi scorsi è rientrato, con 16 persone positive al virus in provincia di Chieti e 6 ricoverate, il direttore generale della Asl ha deciso di scrivere ai sindaci dei 104 Comuni, per chiarire come funziona l'analisi dei tamponi. Attualmente, spiega Thomas Schael, i risultati arrivano al massimo entro 48 ore e in giornata in caso di urgenze. 

"Desidero non lasciare ombre sulla questione tamponi nella nostra azienda - dice - Ho inviato perciò un lungo, ma puntuale resoconto, dove sono indicati numeri, criticità e soluzioni adottate". Nella lettera, vengono ripercorsi i momenti più difficili dell’emergenza Covid-19, quando il sistema sanitario veniva messo a dura prova dall’onda d’urto del contagio, con numeri incredibili. 

Sono 18.674 i tamponi eseguiti nel territorio della Asl fino a tutto maggio, analizzati dal solo laboratorio di Pescara nel primo periodo, tra i più difficili, quando tra ricoverati, malati seguiti a domicilio e operatori sanitari, i test avevano superato la capacità produttiva della struttura, determinando un corto circuito che impediva di dare agli utenti le risposte attese. 

Dopo il primissimo periodo, infatti, è arrivata l'indicazione ad allargare la platea di persone da sottoporre a indagine biomolecolare, che ha fatto crescere il numero dei tamponi da 1.000 a 3.000 al giorno, che non ha trovato riscontro nell'arco dei tre giorni previsti. È nato da lì l’accumulo di richieste rimaste inevase: il report del monitoraggio sanitario inviato quotidianamente dalla Regione Abruzzo, alla data del 21 aprile 2020, riportava per la Asl Lanciano Vasto Chieti un numero di tamponi in attesa di essere processati pari a 2.594, a fronte dei 7.733 test eseguiti fino a quel momento. Era dunque rimasto sospeso il 33,5% degli esami. 

La successiva abilitazione e autorizzazione dei laboratori dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo e del laboratorio di Genetica molecolare dell'università di Chieti, con i quali sono state poi stipulate convenzioni, ha permesso di migliorare tempi di lavorazione e di risposta delle indagini diagnostiche. 

Nella gestione pratica del percorso tamponi, è intervenuta poi l’ordinanza del presidente della giunta regionale, che chiedeva alle Asl di utilizzare l’applicativo di tracciatura tamponi (ATTRA), alla quale in provincia di Chieti ci si è adeguati introducendo la piattaforma Sm@rtTest per sistematizzare richiesta, esecuzione e refertazione degli esami biomolecolari. 

A partire, dunque, da fine aprile, è stato attivato un sistema di gestione dei tamponi che si interfaccia con l'applicativo regionale e pone su un percorso codificato e automatico i diversi passaggi. Oggi la piattaforma prevede quattro diverse modalità, a seconda che la richiesta arrivi dal medico di medicina generale, dall’unità operativa ospedaliera per i pazienti ricoverati,  dal servizio Igiene e sanità pubblica, e dalle direzioni mediche di presidio per gli operatori sanitari. Tutte le richieste vengono effettuate tramite piattaforma e registrate sull’applicativo ATTRA della Regione, che assegna ai campioni un codice univoco con la data di esecuzione del prelievo.

A fare il tampone per gli utenti del territorio provvedono gli operatori del 118, che hanno accesso al sistema, mentre sono le stesse unità operative che se ne fanno carico per i ricoverati e il personale sanitario. I campioni vengono poi inviati al laboratorio di riferimento, che a sua volta notifica l’esito sulla piattaforma Sm@rtTest. I risultati e i referti, una volta caricati sul sistema, vengono automaticamente inoltrati, per quanto riguarda il territorio, al medico di medicina generale o pediatra, e anche al paziente in caso di negatività. Per i ricoverati e il personale sanitario l'esito può essere acquisito dalla piattaforma direttamente dall’unità operativa che ha richiesto il tampone. 

"Ben consapevole delle criticità vissute durante la fase acuta della pandemia - spiega il direttore - la Asl ha voluto strutturare un sistema che potesse rendere lineare ed efficiente il percorso tampone, dalla richiesta fino all’esito, e il risultato è stato raggiunto, come sanno quanti vi accedono ogni giorno e ne sperimentano l’utilità".

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