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Martedì, 16 Aprile 2024
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"Nessuna risposta dalle istituzioni": i lavoratori dello spettacolo dal vivo chiedono un confronto immediato

La richiesta urgente del coordinamento LOrSa e all'assessorato alla Cultura dell Regione Abruzzo non ha ancora avuto un riscontro

A distanza di 3 settimana dall'ultimo appello,  il coordinamento L.Or.S.A.(Lavoratori e Organismi dello Spettacolo dal vivo Abruzzo), fa sapere di non aver avuto ancora alcun riscontro da parte delle istituzioni regionali.

Lo scorso 3 marzo i lavoratori dello spettacolo avevano richiesto l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione, in particolare con l’assessore alla promozione culturale Daniele D'Amario, per poter avviare un dialogo costruttivo e propositivo, "al fine di ottenere una più giusta regolamentazione del settore, all'insegna di criteri di lealtà, trasparenza, professionalità ed equità".

"Si continua a non tener conto che questo coordinamento rappresenta le realtà professionali operanti nel territorio – osservano - e che le stesse sono attività produttive a tutte gli effetti,poiché generano lavoro, ottemperano alle norme fiscali e contributive e operano significativamente sul welfare regionale. I lavoratori dello spettacolo e gli organismi imprenditoriali e associativi, attraverso i quali le attività di spettacolo dal vivo(e culturale in senso lato)si realizzano, di fatto,sono equiparati dalla Regione Abruzzo alle realtà amatoriali, ovvero a chi non si dedica a queste attività in modo esclusivo e professionale, ma per diletto, esercitando un altro lavoroper vivere. Nulla da eccepire sull’impatto sociale delle associazioni amatoriali, ma è evidente come gli ambiti siano totalmente differenti. E differenti dovrebbero essere le misure legislative di ristoro e di sostegno".

Per i coordinamento dei lavoratori e organismi dello spettacolo dal vivo “gli interventi adottati sino ad oggi hanno operato, purtroppo, sul modello interpretativo definito dalle attuali leggi regionali, riproponendo ancora una volta l’equivoco consueto. Ribadiamo con forza che è indispensabile che del nostro settore venga data una chiave di lettura finalmente corretta e che venga fornito, alle realtà che rappresentiamo, uno strumento legislativo regionale di adeguato sostegno. Per ottenere questo risultato è imprescindibile un confronto con le istituzioni regionali, ormai non più procrastinabile. Aspettiamo con fiducia un segnale di disponibilità- concludono - non possiamo più attendere!”.

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