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Risonanza magnetica, il comitato 'Salute Pubblica' scrive alla Asl: "Perchè non è stato acquistato il macchinario?"

Il comitato civico teatino critica l'accordo con l'Università d'Annunzio-Itab "costato negli anni oltre 4 milioni di euro"

Il neo nato comitato civico "Salute Pubblica" di Chieti attraverso il suo portavoce, Walter Palumbo ha inviato una lettera al direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael per chiedere notizie riguardo l'acquisto del macchinario per le risonanze magnetiche per l'ospedale Ss Annunziata di Chieti.

Il comitato sottolinea l'adozione da parte della Asl di un accordo di collaborazione con Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (I.T.A.B.) dell’Università "d’Annunzio" per l’anno 2019. 

Un accordo di collaborazione adottato per la prima volta in data 1 febbraio 2014 al 31 gennaio 2017, poi prorogato   31 dicembre 2018, che è costato alle casse aziendali 700 mila euro all’anno per assicurare prestazioni di Rmnai ricoverati presso i Presidi ospedalieri, spesso in rianimazione trasportati per l’esame diagnostico all’Itab con autoambulanze, e ai cittadini residenti in codesta Azienda solo dal lunedì al venerdì e mai di notte"

Un costo di “collaborazione” che in totale

è costato alla Asl 4milioni 200 mila euro a cui dovrebbero essere aggiunti i costi per il trasporto con le ambulanze di associazioni di volontariato e con le ambulanze aziendali dei pazienti ricoverati nei Presidi ospedalieri anche quelli degenti in condizioni critiche nei reparti di rianimazione di cui non si conoscono attualmente i costi.

Un costo eccessivo secondo il comitato che sperava in:

una rimodulazione della collaborazione con l’università- I.T.A.B. e l'acquisto in breve tempo di Rmn proprie per dotare di tali apparecchiature i presidi ospedalieri di Chieti, Lanciano e Vasto cosa che, visti i costi ad oggi determinatesi, i suoi predecessori avrebbero già potuto acquistare. 

 
L'ultima delibera della Asl per il comitato civico “Salute Pubblica” di Chieti 

"sembrava la base di partenza per una inevitabile e doverosa riflessione su quali dotazioni strumentali e tecnologiche debba avere al suo interno in modo particolare l’ospedale di Chieti che aspira a diventare un Dea di 2° livello, almeno per il momento funzionale, con l’Ospedale di Pescara. Ad oggi però, sarà anche a causa della emergenza sanitaria legata al coronavirus, dopo l’acquisto della Rmn per l’Ospedale di Atessa non abbiamo più notizie dell’acquisto della Rmnper l’Ospedale Clinicizzato di Chieti e questo ci preoccupa tantissimo.
Come mai ad oggi la Rmn per l’Ospedale di Chieti non è stata ancora acquistata?"  

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