Si torna in classe anche alle superiori, ma la Cisl Scuola non ci sta: "Troppi contagi"

Tornano in classe lunedì (11 gennaio), anziché giovedì scorso (7 gennaio), come precedentemente ipotizzato, gli studenti delle scuole superiori abruzzesi.

Ma la Cisl Scuola Abruzzo Molise non ci sta e torna a chiedere il rinvio della ripresa delle lezioni in precedenza, come deciso da 14 regioni: "Chiaro segno - commenta il sindacato - di una non condivisione della valutazione fatta dal Ministero dell’Istruzione e dal Governo a livello nazionale. La situazione abruzzese non appare assolutamente diversa dalle regioni che hanno deciso il rinvio".

Il sindacato fa leva sul numero dei contagi da Covid 19 alla data di ieri, pari a 11.097 per la nostra regione. "Dopo il picco raggiunto il 30 novembre 2020 con 18.192 - osserva la Cisl Scuola Abruzzo Molise - è pari ad oltre cinque volte il massimo numero raggiunto nella prima ondata (2.108 persone il 22/04/2020). Il grafico di questo dato, dall’inizio della pandemia ad oggi, mostra chiaramente non solo il notevole innalzamento, ma anche come la discesa del numero di contagiati è molto molto lenta a partire da Natale".

"La scuola abruzzese, con segnalazioni continue di contagi tra alunni e personale scolastico nella scuola già in presenza, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, sta già pagando un costo notevole, pertanto non si riesce proprio a comprendere la fretta di riportare anche le scuole superiori in presenza in uno scenario che non è sicuramente quello di una riapertura in sicurezza", incalza.

Da qui, la richiesta di rinviare il ritorno in classe, "in modo da assicurare una effettiva riapertura in sicurezza e non con formule (50%, 75%, giorni alterni, orari sfalsati, alternanze settimanali, ecc.) che destabilizzano ulteriormente l’attività didattica", conclude.