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"L'ospedale di Guardiagrele va potenziato come era stato promesso in campagna elettorale": l'appello dell'associazione Salute è diritto

Una richiesta che parte da una verifica diretta nel punto di primo intervento in una serata infrasettimanale, con cinque pazienti in attesa, fra cui un codice rosso, e un solo medico a gestire l'emergenza

Torna a chiedere il potenziamento dell'ospedale Maria Ss. Immacolata di Guardiagrele l'associazione "Salute è diritto". E lo fa a partire da una testimonianza diretta, una visita per verificare in prima persona la situazione del presidio territoriale. 

Nella serata di mercoledì (18 aprile), infatti, i membri dell'associazione si sono recati nel punto di primo intervento, a cui si erano rivolti cinque pazienti con differenti codici di accesso, fra cui uno che era stato classificato in codice rosso, ossia una situazione su cui intervenire con urgenza.

"Il sole medico e un infermiere - racconta l'associazione Salute è diritto - hanno dato il massimo per soccorrere tutti, ma essendo solo in due e con i pochi mezzi a disposizione non è stato affatto facile. Ci si è subito resi conto che per la popolazione residente nel comprensorio guardiese, e non solo, l'ospedale di Guardiagrele rappresenti ancora un punto di riferimento specie in condizioni di necessità e urgenza.
Riguardo al personale medico c'è ancora una grave carenza: i medici in pianta stabile sono ancora due e non sono mai stati rimpiazzati, bensì aiutati da medici provenienti dagli altri ospedali che a turno si alternano. La strumentazione sanitaria in dotazione al reparto è vecchia e carente. Mentre il reparto di Radiologia, servizio strettamente legato all'attività di pronto soccorso, è tuttora in funzione solo 6 ore al giorno per 6 giorni a settimana".

Nelle ore pomeridiane o notturne, però, non si può usufruire del servizio di radiologia, perché è chiuso. Dunque, chi dovesse averne necessità è obbligato a rivolgersi ad altri ospedali, "creando affollamento e altri disservizi facilmente risolvibili con l'aumento delle ore del servizio di radiologia a Guardiagrele", osserva l'associazione.

Eppure, l'anno scorso la Asl aveva deliberato un raddoppio delle ore di apertura quotidiana della radiologia, da 6 a 12 ore, ma questo al momento non è accaduto. "È sotto gli occhi di tutti - incalza l'associazione Salute è diritto - quanto sia importante un vero e proprio pronto soccorso salvavita presso l'ospedale di Guardiagrele. Questo sarebbe possibile se la Regione Abruzzo e il suo presidente Marco Marsilio rispettassero le promesse fatte qualche giorno prima della sua elezione a governare dell'Abruzzo. Ricordiamo bene quando, in un incontro pubblico, prometteva davanti a tutti che si sarebbe impegnato per ottenere lo status di ospedale di area disagiata per Guardiagrele, titolo peraltro pienamente ottenibile dato che ci sono tutti i requisiti, ma da quella promessa, il nulla assoluto". 

L'associazione osserva che l'amministrazione comunale del sindaco Donatello Di Prinzio "sembra quasi essersi 'arresa': di tutta la grinta dei tempi dell’opposizione ad oggi non è rimasto quasi nulla, forse qualche briciola, ma niente che possa essere importante per il futuro del Santissima Immacolata e della sua popolazione come essere riconosciuto ospedale di area disagiata. Questo comprenderebbe fondamentalmente un vero e proprio pronto soccorso, un reparto di medicina, uno di geriatria e altri servizi importanti, proprio quello che serve al Santissima Immacolata e che ci è stato promesso dal presidente Marsilio".

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