VIDEO | Gli agenti di viaggio scendono in piazza: "Siamo stati dimenticati"
L'iniziativa in piazza Unione a Pescara per chiedere misure urgenti alla Regione Abruzzo e allo Stato: "Non pensate soltanto all'estate, noi lavoriamo tutto l'anno"
"Mandiamo avanti aziende con lavoratori tutto l'anno, non solo d'estate! E voi vi preoccupate degli ombrelloni! Siamo qui a protestare perchè non abbiamo più il futuro".
Invocano decisioni immediate gli agenti di viaggio abruzzesi che questa mattina hanno protestato davanti alla sede della Regione Abruzzo a Pescara per avere un impegno serio da parte delle istituzioni a favore di una delle categorie che sta pagando lo scotto più grande dall'inizio dell'emergenza coronavirus.
"Abbiamo il diritto di ricevere gli aiuti promessi. Sono tre mesi che aspettiamo e ad oggi non abbiamo ancora nulla, tranne i 600 euro dell'Inps. Abbiamo diritto a un fondo perduto. La nostra categoria - ricordano - è tra le più colpite: abbiamo perso i fatturati del 2020 e, probabilmente, perderemo anche quelli del 2021. Nei mesi scorsi molti passeggeri sono stati rimpatriati a nostre spese".
A Chieti diverse agenzie di viaggi non hanno riaperto luendì scorso, in accordo con la maggior parte delle agenzie abruzzesi, e non lo faranno fino a quando non miglioreranno le condizioni per i voli nazionali e internazionali, presumibilmente il 3 giugno. Ma c'è anche chi ha scelto di restare chiuso fino al 31 luglio e di continuare a lavorare in smart working. #cosinonriparto è l'hashtag lanciato da tutti gli agenti di viaggio rimasti delusi dal decreto Rilancio: "n provvedimento che allo stato attuale non prevede nulla di significativo per il settore del turismo organizzato".