Troppi contagi da Covid in paese, slitta l'apertura della scuola e a Guardiagrele il plesso non è pronto
A Montenerodomo e Torricella Peligna didattica a distanza fino al 3 ottobre, mentre il nuovo sindaco Di Prinzio lamenta: "Non ci sono le condizioni per avviare le attività scolastiche"
Ritorno in classe rinviato e lezioni a distanza ancora per una settimana per gli alunni delle scuole di Montenerodomo e Torricella Peligna.
Lo ha stabilito un'ordinanza congiunta firmata dai sindaci Angelo Piccoli e Carmine Ficca, a seguito dell'aumento dei casi positivi al Coronavirus a Montenerodomo.
"È un provvedimento che abbiamo preso a malincuore - spiegano i due sindaci ai cittadini - perché tanta era l'attesa per il ritorno a scuola, ma si è reso necessario per salvaguardare la salute dei bambini, delle famiglie e degli operatori della scuola, visto l'importante aumento dei contagi che si è verificato nei giorni scorsi nel comune di Montenerodomo".
"La dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Palena-Torricella - spiegano - si è resa disponibile nell'immediato ad attivare la didattica a distanza. È stata una decisione difficile, sofferta, ma che consentirà un ritorno a scuola in sicurezza".
Gli alunni seguiranno le lezioni a distanza almeno fino al 3 ottobre.
E slitta a lunedì (28 settembre) la riapertura delle scuole a Guardiagrele. È il primo atto del nuovo sindaco Donatello Di Prinzio, che ieri ha firmato l'ordinanza per rinviare la prima campanella, prevista per oggi in tutto Abruzzo.
Un provvedimento che, indirettamente, è anche una critica all'amministrazione che lo ha preceduto.
"Quando mi sono insediato ieri sera (martedì, ndc) - spiega il neo primo cittadino - non pensavo di trovare la situazione che ho trovato dinanzi a me. Non sussistono affatto le condizioni per avviare le attività scolastiche nel plesso dei Cappuccini e in località. Anello come comunicato nei giorni scorsi, perché lo stato di fatto e le condizioni secondo le norme di legge non lo permettono".
"Ieri, fino a tarda sera, ho avuto una riunione con i tecnici comunali e la mia squadra di lavoro per constatare che manca il collaudo. Abbiamo trovato in tempi record una soluzione alternativa e sicura che purtroppo, nostro malgrado, non sarà operativa prima di lunedì 28 settembre".
Poi, l'attacco: "Non mi soffermo nel giudicare il passato e la cattiva gestione di questa emergenza prima del mio insediamento. Da oggi si volta pagina, vi chiediamo un po’ di pazienza per rimettere a posto una città che ha davvero bisogno di guardare al futuro, con una sola e costante prerogativa: lavorare secondo la legge e nel rispetto dei cittadini, tutelando i loro interessi e quelli dei nostri figli", conclude Di Prinzio.