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Pronto soccorso di Guardiagrele al collasso: appello per reperire i medici

Accanto ai due medici che sono in pianta stabile servirebbero almeno altre due unità fisse per fare in modo che la situazione possa tornare alla normalità. L'appello dell'associazione Salute è Diritto

Dopo il pensionamento di un medico, a metà ottobre, la situazione del pronto soccorso di Guardiagrele è al collasso e l'associazione Salute è Diritto, dopo le numerose richieste da parte del personale sanitario e dei cittadini, lancia un appello diretto a tutti i medici di Guardiagrele e del comprensorio.

Il sodalizio, che da anni lotta a difesa del nosocomio guardiese, si rivolge ai tanti medici residenti nella fascia pedemontana e che sono in servizio negli ospedali di Chieti, Pescara e Lanciano e non solo lanciando l'invito di fare richiesta per prestare servizio presso il punto di primo intervento dell'ospedale di Guardiagrele.

La cronica mancanza di medici nel punto di primo intervento dell'ospedale guardiese, in ultimo il medico andato in pensione dalla metà del mese di ottobre scorso, mette a dura prova i restanti medici in servizio permanente al reparto. "Questi ultimi - sottolinea l'associazione Salute è Diritto in una nota - si sono ritrovati a fronteggiare servizi al limite delle condizioni umane per poter assicurare il servizio nell'intera fascia delle 24 ore. A questi, la Asl Lanciano Vasto Chieti, ha affiancato i medici del 118 che a turno, vanno a coprire le ore mancanti.
Ma è una situazione instabile e non permanente. Ai due medici che sono in pianta stabile ne servirebbero almeno altre due unità fisse per fare in modo che la situazione possa tornare alla normalità e che questi medici possano continuare a svolgere questo importantissimo servizio in maniera sicura e tranquilla".

Da qui l'accorato appello ai medici del comprensorio limitrofo. "L'ospedale di Guardiagrele svolge per l'intera popolazione del comprensorio in termini di sicurezza perche
- concludono - oltre ad essere un punto essenziale per filtrare gli accessi nei pronto soccorsi maggiori di Chieti, Pescara e Lanciano, un servizio di primo soccorso rivolto ad un bacino di circa 40 mila abitanti e svolto nelle 24 ore giornaliere fa' sicuramente la differenza fra la vita e la morte".

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