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Proiezione annullata al Barbella, il sindaco: "Applicate solo le regole per la concessione di luoghi pubblici"

Ferrara replica agli organizzatori della proiezione del documentario sulle reazioni avverse: "Da noi nessuna censura, avrebbero dovuto aspettare l'ufficialità della risposta degli uffici"

“Abbiamo applicato le regole relative alla concessione di uno dei nostri luoghi pubblici: nessuna preclusione e nessun favoritismo”. Così il sindaco Diego Ferrara replica agli organizzatori della proiezione del documentario sulle reazioni avverse al vaccino, che era stato annunciato dagli organizzatori per il prossimo 11 febbraio nella sala museo Barbella di Chieti.

“Leggo con stupore le accuse che ci vengono rivolte a mezzo stampa – prosegue il sindaco - così come con altrettanto stupore ho letto gli apprezzamenti di cui siamo stati destinatari, sempre a mezzo stampa dagli organizzatori, subito dopo aver semplicemente chiesto ai nostri uffici la disponibilità della sala, senza aspettare la formale risposta, per formulare la quale gli uffici hanno chiesto informazioni sulla natura dell'evento. Perché tanta fretta di dichiarare? Perché non aspettare l'ufficialità della risposta? Il nostro diniego non ha affatto a che fare con l'appartenenza politica di chi governa, ma con una disciplina per l'uso della sala del Barbella, stabilita prima di noi e, soprattutto, che vale per tutti”.

“A Chieti non si applica la censura, come leggo nelle ultime dichiarazioni degli organizzatori, ma si applicano le regole e una trasparenza che forse in questa storia da parte di qualcuno, e non siamo noi, è mancata. Il teatro Massimo, tra l'altro- conclude Ferrara - è privato e, come tale, ha regole diverse”.

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