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L'Abruzzo torna protagonista sulla Rai: la puntata di "Il provinciale" è dedicata ai trabocchi e alla Majella

Nella trasmissione si parlerà anche di due animali iconici per l'intero Parco della Majella: il pastore abruzzese, il cane che ha sempre aiutato gli allevatori a guidare il bestiame, e l'orso bruno marsicano

Un viaggio in Abruzzo, dalla costa adriatica dei trabocchi, che va da Vasto a Pescara, fino alla cima della Majella. Lo percorre Federico Quaranta, nella nuova trasmissione di Rai 2 "Il provinciale", in onda domani (sabato 22 gennaio), alle ore 14. 

La Majella rappresenta, per tutti gli abruzzesi, una montagna sacra: la montagna madre. Il suo stesso aspetto morfologico lo fa pensare, perché le numerosissime grotte hanno accolto nei secoli pastori ed eremiti, primo tra tutti il futuro papa Celestino V, che tra questi boschi ha trovato spesso rifugio. Una leggenda vuole anche che la dea Maia abbia portato qui dalla Frigia suo figlio Hermes, convinta che la ricchezza di erbe medicamentose avrebbe potuto curargli le ferite subite in battaglia.

La Majella è, inoltre, la montagna del maggiore scrittore a cavallo tra Ottocento e Novecento, Gabriele d'Annunzio, che la definiva "ceppo originario". Sono proprio le parole di d'Annunzio che guideranno il cammino di Federico Quaranta, facendogli incontrare pastori e cantastorie, apicoltrici e persone che hanno un rapporto profondo con questo luogo.

Mia Canestrini racconterà, infine, due animali iconici per l'intero Parco della Majella: il pastore abruzzese, il cane che ha sempre aiutato gli allevatori a guidare il bestiame, e l'orso bruno marsicano, quello che qui chiamano "l'orso gentile".

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