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"Basta pigiare un pulsante e il container diventa una sala di emergenza": il progetto sviluppato in Abruzzo

Può diventare un ambulatorio di 30mq. Progetto di ricerca e sviluppo della Veiko di Treglio che ha presentato domanda di brevetto

Francesco Colagreco Collaboratore Chieti 07 dicembre 2021 11:23

Un container, come quelli merci, che si trasforma in una stazione sanitaria di emergenza di 30 mq pigiando semplicemente un pulsante. Un progetto made in Abruzzo realizzato dalla Veio srl di Treglio.

Il vantaggio sta nella semplicità di utilizzo e di trasporto, come fosse un container merci però con un cuore di alta tecnologia.

La Veiko di Nico Catenaro ha presentato domanda di brevetto.

"L’ esigenza - dice Catenaro - nasce dal fatto che con le tende non è possibile operare perchè poco adatte a resistere alle intemperie, al caldo, al freddo e con il vento possono crollare o essere spazzate via. Anche i moduli prefabbricati classici, usati in alternativa alle tende hanno dei limiti: devo essere montati, assemblati, posati da personale specializzato. Per i moduli classici è necessaria una squadra di persone per assemblare. Lavorare e preparare il terreno, impianti elettrici, bullonature, sigillature, etc,...) un vero e proprio lavoro edile. Ci vuole tempo e denaro. In questo caso in 5 minuti si ha una struttura operativa premendo un pulsante. Coibentata, isolata, resistente alle intemperie e antisismica".

Un prodotto realizzato interamente in Abruzzo "dalle carpenterie, ai pistoni idraulici, anche i tubi idraulici. I pistoni prodotti da oleodinamica Sangro, i tubi idraulici dalla Imm entrambe, in val di Sangro. Tutta la carpenteria a San Salvo. Io credo che con il giusto approccio in Abruzzo possiamo creare tanto a livello industriale, non esiste solo il 'contoterzismo', con le nostre aziende e competenze possiamo creare prodotti industriali innovativi".

Il container verrà dato in prova alla protezione civile che lo utilizzerà come hub vaccinale mobile, vista l'imminente esigenza di punti vaccinali per la somministrazione della terza dose.

"Con questo tipo di tecnologia è possibile costruire un ospedale mobile, modulare, collegato strutturale e operativo in poche ore. Un ospedale che si può muovere per le diverse regioni semplicemente con dei camion, e risponde eventualmente ad una pandemia che prevede interventi mirati a macchia di leopardo".