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In provincia di Chieti 58 milioni per i progetti di rigenerazione urbana nell'ambito del Pnrr

All'Abruzzo sono stati assegnati 292,3 milioni. A Vasto niente fondi per un gruppo di condomini popolari sul mare a Punta Penna

Ammontano a oltre 290 milioni di euro i fondi che potrebbero arrivare in Abruzzo attraverso il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e il relativo fondo complementare, per investimenti sulla rigenerazione urbana. La provincia di Chieti riceverà 58,4 milioni di euro, seconda in Abruzzo dopo L'Aquila a cui toccheranno 90 milioni e prima di Teramo (56,1) e Pescara (42,9); i comuni abruzzesi coinvolti sono 84.

La fondazione Abruzzo openpolis è riuscita a risalire alle fonti di finanziamento per le risorse dedicate all'Abruzzo per la rigenerazione urbana, definibile come quell’insieme di programmi e interventi che intrecciano esigenze sociali, ambientali e di sicurezza dell’abitare, con l’obiettivo di migliorare la vita, nelle città come nei centri minori.

Quasi 200 gli interventi complessivi in Abruzzo, oltre a quelli destinati ai territori provinciali, ci sono tre proposte presentate dalla Regione e che non sono "territorializzabili"; in questo caso vengono assorbiti ben 45 milioni di euro.

Per quanto riguarda la tipologia di interventi, la quota più consistente è relativa alla riqualificazione di spazi pubblici. Questi progetti, che prevedono interventi su piazze, monumenti, parchi e altri spazi collettivi, assorbono il 56,4% del totale dei fondi, pari a circa 165 milioni di euro.

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A Vasto tra i luoghi destinatari (e non) dei finanziamenti, a pochi metri dal faro di Punta Penna si trova un gruppo di condomini popolari quasi a picco sul mare. Furono costruiti negli anni '50 per le famiglie dei portuali. Oggi sono abitati ma versano in condizioni precarie, tanto che qualche giorno fa una delle palazzine è stata sgomberata perché a rischio crollo. 

"Abbiamo ricevuto chiamate da altri inquilini di questo gruppo di case, di gestione e competenza dell'agenzia territoriale per l'edilizia residenziale (Ater), preoccupati per le evidenti crepe dentro e fuori le abitazioni", racconta a Abruzzo Openpolis Antonino Dolce, giornalista di chiaroquotidiano.it. E in effetti con il porto da un lato, il faro e gli edifici della guardia costiera dall'altro, questo "quartiere senza quartiere" sembra aver rinunciato da tempo all'idea di comunità. Non ci sono bar né servizi, tantomeno piazze. Mentre la vista sul mar Adriatico ci ricorda quanto siamo lontani dal resto della città di Vasto, che sia la sua parte storica o la marina. Nonostante il comune goda di quasi 5 milioni di euro per 3 progetti di rigenerazione urbana sul proprio territorio, per ora alle case di Punta Penna non arriverà nulla. Ma se due dei tre interventi (un asilo e una scuola per l'infanzia) sembrano avere l'obiettivo di riqualificare le zone dove si insediano, il terzo desta qualche perplessità.

Infatti circa 800mila euro saranno utilizzati per interventi di riqualificazione sulle facciate e della corte di Palazzo D’Avalos, uno dei più iconici della città. L'edificio, che ospita da sempre mostre e concerti, nei prossimi mesi subirà un restyling importante, potendo godere di quasi 10 milioni di euro da almeno altre due fonti di finanziamento: fondo per la tutela del patrimonio e progetto "grandi beni culturali".

“Come molte altre scelte compiute in Abruzzo e nel resto del paese, il concetto vago di rigenerazione urbana viene utilizzato anche per rispondere alle esigenze di decoro urbano da parte di alcune amministrazioni comunali  - si legge nel report di Openpolis - . Ci sembra questo il caso, avendo finanziato il rifacimento della facciata del palazzo più centrale e importante della città. Paiono invece essere più tarati gli altri due progetti. Il primo riguarda l'asilo "Carlo Della Penna", donato negli anni '50 da un vastese emigrato in Argentina e abbandonato da circa 15 anni. A questo edificio, che tornerà a essere un asilo con il sistema integrato 0-6 anni, andranno 3,2 milioni di euro, pari al 65% del totale destinato a Vasto”.

Anche il terzo progetto riguarda un istituto scolastico: la scuola per l'infanzia "Aniello Polsi", che si trova nel quartiere popolare Area 167. In questo caso l'edificio verrà riqualificato con fondi pari a 900mila euro.

Interventi almeno sulla carta virtuosi, che fanno da contraltare a zone della città che a prescindere dalle fonti di finanziamento necessiterebbero di interventi di reale rigenerazione urbana. In un discorso purtroppo ampliabile a tante altre città abruzzesi e in generale nel paese.
 

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