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Processo Matteotti, inaugurata una mostra a Chieti: "Non è città della camomilla"

L'iniziativa è della Pro Loco "Luca Romano" di Chieti in collaborazione con il Movimento Cristiano Lavoratori

Inaugutata questa mattina una mostra con foto, manifesti e documenti allestita nell'androne del palazzo della Provincia sul deputato socialista Giacomo Matteotti, nella città in cui si celebrò il processo per il suo omicidio avvenuto a Roma il 10 giugno 1924 da parte di cinque sicari della "Ceka fascista", una squadra vicina ai vertici del partito fascista.

L'iniziativa è della Pro Loco "Luca Romano" di Chieti in collaborazione con il Movimento Cristiano Lavoratori e prevede anche  un convegno, la proiezione del docufilm Rai di Francesco Di Vincenzo sul processo Matteotti, ricordano a Chieti, in attesa del centenario della morte.

La mostra sarà aperta anche domenica: fra i documenti esposti l'ultimo discorso di Matteotti alla Camera, l'istanza della moglie Velia Matteotti per la restituzione degli effetti personali del marito, sottoposti a sequestro giudiziario anche dopo che il processo era finito, la comunicazione che segue alla decisione di Velia Matteotti di revocare a suo nome la costituzione di parte civile, nominando suo procuratore speciale l'avvocato Pasquale Galliano Magno, nel processo in Corte d'Assise contro i cinque imputati. Due auto d'epoca, una Ford del 1931 e una Fiat Balilla, con a bordo ciascuna due uomini che hanno indossato la divisa balilla, questa mattina sono partite dall'ex carcere di Chieti ripercorrendo così parte del tragitto fatto all'epoca dagli imputati per essere condotti nel palazzo di giustizia dove da diversi ann l'aula della Corte d'Assise è intitolata proprio a Matteotti.

"Come Pro Loco siamo appena nati e volevamo dare un segnale ben preciso, è una forma di presentazione della Pro Loco a quello che intende per cultura e turismo - dice all'Ansa Antonio Romano, presidente della Pro Loco Luca Romano. Abbiamo pensato di ripartire da un fatto per cui Chieti viene criticata in quanto 'città della camomilla' ma non vero, Chieti è una città che ha anche tanto coraggio. Chieti reagì tranquillamente al processo Matteotti, non ci furono atteggiamenti ne positivi ne negativi, e questa è maturità, non è sottomissione. Chieti reagì in maniera matura, solo che poi fu targata come città della camomilla ma non è così, Chieti non si è arresa". 

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