rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

La processione del Venerdì Santo torna a scaldare i cuori dei teatini senza le limitazioni del Covid: tutto quello che c'è da sapere sull'edizione 2023

Tre chilometri di percorso nel centro cittadino e 1.115 persone tra confratelli, musicisti e cantori per il giorno più atteso dell'anno, ma con piazza San Giustino ancora chiusa al pubblico

Dopo due anni di assenza e un'edizione, quella del 2022, caratterizzata da alcune limitazioni dovute alla pandemia, tra pochi giorni Chieti ritroverà il "suo" Venerdì Santo. La processione ritenuta la più antica d'Italia, le note struggenti del Miserere di Selecchy, i simboli della morte del Cristo che toccano le corde più intime dei fedeli e non solo. Tre chilometri di percorso nel centro cittadino e, per l'edizione 2023, 1.115 persone tra confratelli, musicisti e cantori. 

È un momento speciale, quello del Venerdì Santo, atteso per un anno intero da tutti i teatini. Per molti è una questione di fede religiosa, ma, oltre alla spiritualità, si tratta anche di un rito che si sposa a pieno con l'identità cittadina, che tramanda ricordi ed emozioni d'infanzia, tradizioni familiari, appuntamenti fissi in vista della Pasqua. 

"Quest'anno non ci sono limitazioni - spiega il governatore dell'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, Giulio Obletter, tornato alla guida di una delle istituzioni più antiche di Chieti il mese scorso, dopo averla già guidata per 11 anni dal 2006 - e c'è una grande voglia di lasciarsi alle spalle gli anni passati, ma lo sforzo organizzativo si è decuplicato, perché abbiamo dovuto garantire un piano di sicurezza rigidissimo. A questo proposito, voglio ringraziare tutti i rappresentanti delle associazioni di Protezione civile riconosciute, che contribuiranno concretamente a prevenire qualsiasi tipo di problema". 

Dal decreto Gabrielli, che regola le norme di sicurezza nella manifestazioni pubbliche, infatti, non sono esenti neppure le manifestazioni religiose, a maggior ragione quelle con i numeri del Venerdì Santo teatino. "A questo proposito - aggiunge il governatore Obletter - chiedo al pubblico di cercare di diluirsi lungo il percorso, per evitare assembramenti e problemi di sicurezza, visto che lo spazio c'è. Lungo il percorso, oltre ai presìdi sanitari, con quattro ambulanze e macchine di soccorso, ci saranno gli operatori di Protezione civile dislocati soprattutto nelle parti più affollate: chiediamo alla cittadinanza di attenersi alle indicazioni che daranno, perché sono pubblici ufficiali presenti per garantire la sicurezza di tutti". 

Alla buona riuscita della processione organizzata dall'Arciconfraternita, oltre al Sacro Monte dei Morti e alle 12 confraternite cittadine che porteranno i simboli della Passione, contribuiranno sul fronte della sicurezza le associazioni Not (referente Antonio Mancini), Teate Soccorso (Donato Marcotullio), Associazione nazionale carabinieri Chieti (Leondino Di Lauro), volontari di Torrevecchia Teatina (Denis Iezzi), Gli angeli del soccorso (Maria Pia Barbetta), Associazione nazionale alpini (Claudio Pinti), Associazione radioamatori italiani (Mino De Menna), Associazione Valtrigno (Marco Rosati) e Croce Rossa (Gianni Del Rosario). "Desidero ringraziarli uno per uno", puntualizza Obletter

Venerdì Santo

Il giorno più atteso dai teatini inizia, per i fedeli, alle 11 di venerdì 7 aprile, quando nella cattedrale di San Giustino si potrà assistere alla cerimonia di traslazione del Cristo e della Madonna, che saranno presi dalla teca della cappella del Sacro Monte dei Morti e portati nel Segretariato, al piano di sopra, da cui poi nel pomeriggio usciranno in processione. A seguire, alle ore 12, appuntamento con le prove finali del Miserere, l'unica occasione per ascoltare i 300 musicisti e cantori, diretti dai maestri Peppino Pezzulo e Loris Medoro, accompagnati dall'organo suonato dal maestro Fabio D'Orazio. 

Poi, nel pomeriggio, alle ore 17.30, la liturgia celebrata dall'arcivescovo Bruno Forte e, alle 19, il momento più atteso dell'anno, l'uscita della processione della cattedrale. "Purtroppo - spiega il governatore Obletter - quest'anno non ci sarà tutta piazza San Giustino a disposizione, ma solo un ampio corridoio per consentire il passaggio fino a via Pollione. Il pubblico, però, non potrà accedere alla piazza e non ci sarà neppure, prima di rientrare in cattedrale, l'accoglienza delle confraternite disposte a semicerchio, un rito che manca da qualche anno". 

Il resto del percorso, in ogni caso, sarà identico all'anno passato, lievemente modificato rispetto al solito sempre per questioni di sicurezza. Da piazza San Giustino, dunque, la processione percorrerà via Pollione, piazza Valignani, via De Lollis, piazza Matteotti, via Arniense, strada dei Crociferi, via Vicoli, via Sant'Agata, via Galiani, via degli Agostiniani, via Toppi, corso Marrucino, piazza Valignani, corso Marrucino, piazza Trento e Trieste, via Zecca, via Ravizza, via Priscilla, piazza Templi Romani, via Marco Vezio Marcello, largo Barbella, via dei Domenicani, corso Marrucino, piazza Valignani, via Pollione e, infine, il rientro in cattedrale, con la benedizione alla città di monsignor Forte. 

I bus navetta

Anche quest'anno, come è ormai tradizione, l'azienda del trasporto pubblico locale La Panoramica metterà a disposizone dei bus navetta gratuiti per raggiungere il centro cittadino dal Palatricalle e garantirà il ritorno. "Colgo l'occasione - afferma Obletter - per ringrazire La Panoramica: un'azienda privata che, da sempre, garantisce un servizio importantissimo per arrivare in città, rinunciando ai compensi". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La processione del Venerdì Santo torna a scaldare i cuori dei teatini senza le limitazioni del Covid: tutto quello che c'è da sapere sull'edizione 2023

ChietiToday è in caricamento