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Cuoricini giallo azzurri e canzoncine: primo giorno di scuola a Bucchianico per quattro bimbi ucraini

Quattro bambini provenienti dall'Ucraina con le loro mamme hanno iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia e la primaria

Cuoricini giallo azzurri, canzoncine e il sorriso amorevole delle maestre hanno scandito ieri a Bucchianico il primo giorno di scuola di quattro bimbi provenienti dall'Ucraina con le loro mamme.La più piccola ha 5 anni e frequenta la scuola dell’infanzia, gli altri la primaria.

Mano nella mano con i nuovi compagni, hanno varcato le soglie dell’istituto comprensivo di Bucchianico. I bimbi ucraini fanno parte di un nucleo di nove persone arrivate qui all’inizio del conflitto. Abitano a Colle Sant'Antonio. Due di loro, una mamma e una figlia ventenne, hanno già trovato un lavoro a chiamata in un ristorante del posto. Ieri mattina il sindaco Carlo Tracanna è andato a prendere personalmente in macchina i bambini per accompagnarli a scuola e in quella che è stata una giornata da ricordare.

“È stato emozionante – racconta Tracanna a ChietiToday - l’accoglienza nei confronti dei bimbi, che hanno dai 5 agli 11 anni, è stata davvero calorosa. In paese c’è anche una piccola di 1 anno che chiaramente non va ancora a scuola. La madre,  Marta, parla perfettamente italiano perchè ha studiato al liceo scientifico di Chieti quando viveva qui: la mamma ucraina, scomparsa di recente, gestiva un negozio di scamorze a Chieti e, successivamente, insieme al patrigno aveva acquistato casa a Bucchianico”.

Oggi quella casa, rimasta vuota dopo la scomparsa prematura di entrambi, sta dando riparo e normalità a cinque bambini e quattro adulti fuggiti dall’Ucraina. A loro sono rivolte le attenzioni paterne del sindaco Tracanna, che si è improvvisato anche tassista: “Da quando sono arrivate le ho accompagnate ogni volta che avevano bisogno: a fare i tamponi, in questura e, ieri, anche a scuola guida. Ho preso contatti con la preside dell’istituto comprensivo per iniziare l’inserimento scolastico. Queste persone sentono tanto la mancanza del loro Paese dove hanno lasciato padri e mariti e non vedono l’ora di poterci tornare. Nel frattempo - conclude il sindaco di Bucchianico - noi facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per rendere loro più facili questi mesi in Italia”.

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