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II centro di distribuzione di Casoli è il "più rosa" d'Abruzzo: 18 donne su 20 dipendenti

A guidarlo è Sabrina Di Medio: “Nei piccoli comuni montani il portalettere è spesso una persona fidata cui chiedere consigli e scambiare due parole”. Uffici postali 'rosa' anche a Fara San Martino, Rione Foro e al Tricalle

Diciotto dipendenti donne su 20, tanta voglia di collaborare e regalare un sorriso a ciascun utente: è il centro di distribuzione delle Poste di Casoli che si conferma il "più rosa" d'Abruzzo. A evidenziarlo, in occasione della giornata internazionale delle donne, è Poste italiane ricordando che la provincia di Chieti è quella con la maggiore presenza femminile della regione. Tra i 141 uffici postali e i 4 centri di distribuzione lavorano complessivamente 511 donne: il 69% del personale, sedici punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. 

Negli uffici postali lavorano 377 donne su 527 dipendenti: una media di oltre 7 donne ogni 10 lavoratori (dato più alto in Abruzzo). Tra i 141 uffici postali del Chietino si contano inoltre 57 “uffici rosa”, ovvero dove la funzione di responsabilità e la presenza dei dipendenti è interamente al femminile. Tra questi, si segnalano le sedi di Fara San Martino, Francavilla al Mare “Rione Foro” e Tricalle.

In ambito recapito, dove la presenza femminile è al 62%, le donne sono in maggioranza in tutti i centri di distribuzione: Chieti, Lanciano, Vasto e Casoli.

Quello di Casoli è il “più rosa” d’Abruzzo: la consegna di corrispondenza e pacchi è infatti affidata alle mani e alla cura di 18 donne, che rappresentano il 90% della forza lavoro (le “quote azzurre” sono soltanto 2).

Situata alle pendici della Maiella, la struttura provvede alla consegna di corrispondenza e pacchi in 35 comuni del territorio. A coordinare il lavoro c’è Sabrina Di Medio. Cinquant’anni, di Lama dei Peligni, è mamma di due ragazzi e lavora in Poste Italiane dal 2006, quando fu assunta come portalettere. Da quattro anni dirige il centro di distribuzione “base” di Casoli.

Coordinare un gruppo di lavoro quasi interamente al femminile non è sempre facile, ammette Di Medio, "il confronto non manca ma la capacità di mettere in primo piano l’obiettivo comune diventa fondamentale per portare avanti il lavoro e garantire la qualità che ci viene richiesta. Collaborazione e abnegazione sono dinamiche che le donne sanno attivare in modo ottimale e Casoli ne è un esempio concreto. Ogni lavoratrice, facendo ricorso al proprio vissuto e alla propria esperienza, quotidianamente affronta gli imprevisti e i problemi tipici di un territorio composto prevalentemente di piccoli centri montani dove spesso si arriva dopo un faticoso percorso per recapitare pochi oggetti di corrispondenza o un semplice pacchetto. Tuttavia, ci rechiamo sempre in questi luoghi ‘periferici’ con un sorriso perché i paesaggi sono meravigliosi e soprattutto perché le persone riconoscono nella figura del portalettere una persona fidata che spesso si aspetta per un consiglio o scambiare qualche parola”.

Un gruppo unito, quindi, e in grado di gestire ogni giorno un lavoro che ha anche una valenza sociale per il territorio.

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