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A Rapino il primo ponte sospeso d’Abruzzo, Micucci spera: “Si chiamerà ponte della pace”

Attrazione turistica e azione contro lo spopolamento: il ponte di Rapino è tra le opere da progettare e per le quali l'amministrazione comunale ha ricevuto finanziamenti

Rapino si prepara a progettare il primo ponte sospeso d’Abruzzo, attrazione turistica dalle mille emozioni. I finanziamenti ci sono, come assicura il sindaco Rocco Micucci, il quale afferma che, da uno studio su opere simili in Italia, un ponte del genere può portare una media di 40.000 presenze l'anno a Rapino.

“Si chiamerà ponte della pace - anticipa il primo cittadino – e a Rapino offrirà un’esperienza assolutamente autentica, da percorrere a passo lento, per vivere a fondo il proprio stato d’animo estremo, ma adatto a coppie, famiglie con bambini, che si collegherà a un percorso naturalistico per scoprire in maniera nuova il paese. Un’opera ingegneristica fantastica con un sistema di controllo degli accessi automatizzato che meriterà di essere visitata, conquistata e su cui sarà d’obbligo farsi un selfie memorabile, da condividere con amici e parenti! Anche perché,  quando sarà finanziata la realizzazione, sarà il primo ponte sospeso d'Abruzzo e anche il primo nel centro di un borgo”.

Il “ponte della pace” sarà uno degli argomenti dell'incontro in programma domani, lunedì 21 novembre, per progettare la rigenerazione urbana con la task force che l'amministrazione di Rapino ha creato per affrontare i bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Questa è solo un'azione di un piano più grande, che mira ad invertire lo spopolamento, che abbiamo delineato e che sarà presentato e condiviso presto con i cittadini, per avere una compartecipazione di idee” conclude il sindaco Rocco Micucci.
 

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