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Polemiche per lo screening negato ai bimbi della scuola dell'infanzia, la Cgil scrive alla Asl

"Questa situazione - scrive il sindacato chietino - ha delle evidenti ricadute sul lavoro e sulla sicurezza del personale scolastico"


Niente tamponi antigenici ai bambini delle scuole dell’infanzia nel’ambito dello screening disposto in provincia di Chieti prima del rientro a scuola e scoppia la polemica. La Flc Cgil Chieti ha scritto al direttore dell’Ufficio scolastico Regionale Abruzzo e al direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti ad intervenire.

"Giungono notizie a codesta organizzazione sindacale che alcune amministrazioni comunali della provincia di Chieti procedono allo screening del personale scolastico in ordine sparso. In alcuni comuni, sembra per un intervento diretto della Asl Chieti, si è deciso lo screening per gli alunni di tutti gli ordini di scuola, in altri comuni si è deciso arbitrariamente di escludere gli alunni delle scuole dell’infanzia. Si tratta di una situazione paradossale e inaccettabile – osserva il segretario provinciale Sergio Sorella -  Gli alunni devono essere trattati allo stesso modo. Non è possibile che vi siano discriminazioni, peraltro con argomentazioni che appaiono pretestuose, visti i diversi comportamenti. Questa situazione ha delle evidenti ricadute sul lavoro e sulla sicurezza del personale scolastico”.

 La Flc Cgil Chieti invita l’Usr, l’Ambito territoriale provinciale e la Asl Chieti a intervenire “affinché vi sia un comportamento uniforme delle istituzioni preposte con uno screening fatto a tutti gli alunni di ogni ordine di scuola, compresi quelli dell’infanzia”.
 

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