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"L'università deve tornare in centro per far rinascere la città della cultura": la petizione online alla vigilia dell'elezione per il nuovo rettore

Sulla piattaforma Change.org l'iniziativa "Salviamo Chieti" si rivolge agli amministratori locali, affinché si facciano promotori con i vertici della d'Annunzio di un confronto per spostare i corsi di laurea umanistici sul Colle

Si chiama "Salviamo Chieti" la petizione online che chiede di spostare i corsi di laurea umanistici dell'università d'Annunzio nel centro storico della città. Un tema dibattutissimo da decenni e che è certamente destinato a far discutere ancora. A ideare la petizione online è la giornalista teatina Morena Marzoli, che invita chiunque condivida la sua battaglia a firmare l'iniziativa che si rivolge alla classe politica teatina, affinché si faccia promotrice di un confronto con i vertici accademici.

L'argomento, alla vigilia dell'elezione per il nuovo rettore dell'ateneo più popoloso d'Abruzzo, è spinoso. Da anni sono previste iniziative per riportare la d'Annunzio in centro, ma la loro attuazione concreta tarda ad arrivare. A cominciare dalla "cittadella della cultura" nella ex caserma Bucciante, dove sono previsti spazi per l'ateneo. C'è poi il progetto di costruire uno studentato nella ex caserma Pierantoni, a Santa Maria, ma il cantiere dell'Azienda per il diritto agli studi universitari non è ancora partito. E non va dimenticata la casa dello studente di via Gran Sasso, per decenni simbolo delle grandi incompiute teatine, per cui lo scorso settembre l'Ater, proprietaria dell'immobile, ha annunciato l'approvazione del progetto per completare i lavori, iniziati nel 1987.

Al momento, oltre che con il museo delle scienze biomediche in piazza Trento e Trieste, la d'Annunzio è presente sul Colle a Palazzetto Veneziani, ex sede di Confindustria acquistata dall'ateneo e inaugurata nel 2019: l'immobile ospita l'università telematica e altre iniziative accademiche. Ma un eventuale spostamento di interi corsi di laurea in centro, iniziativa che spetterebbe comunque alla governance della d'Annunzio, non compare nel programma elettorale dei due candidati alla carica di rettore, Paolo Fusero e Liborio Stuppia.

Ora, però, c'è chi torna a chiedere una presenza maggiore dell'università in centro storico. La petizione che trova spazio sulla piattaforma Change.org evidenzia che "la più grande ferita inferta al cuore della nostra città, ricca di storia e di cultura, è stata la totale privazione delle facoltà universitarie in una parte della città dove almeno le facoltà umanistiche meriterebbero di stare. Nonostante i vari eventi che si svolgono durante l'anno, Chieti si sta spegnendo". 

Dunque, chiede alla classe politica "un confronto deciso con l'università d'Annunzio, affinché questa ricollochi le facoltà umanistiche nella giusta sede: Chieti alta. Non solo dei residenti ma anche dell'università stessa che si pregerebbe di una degna cornice. Le facoltà umanistiche troverebbero nella città alta una giusta collocazione, in un ricco museo a cielo aperto che racconta la storia dall'archeologia alla contemporaneità". 

Sui social, le polemiche sono già accese, tra chi vedrebbe di buon occhio il fatto che la città alta tornasse a ospitare gli studenti universitari e chi, invece, rivendica bellezza e praticità del campus di via dei Vestini, fattore di attrazione per molti studenti fuorisede.

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