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Paglieta approva il regolamento per la tutela degli animali: previste sanzioni fino a 450 euro

Il documento, voluto dal sindaco Graziani, prevede tutte le casistiche: dall'abbandono ai casi di avvelenamento, dall'affido all'accesso in negozi e aree pubbliche

Il consiglio comunale di Paglieta, presieduto dal vice sindaco Antonio Demattia in sostituzione del primo cittadino Ernesto Graziani, impossibilitato a partecipare alla riunione per problemi personali, ha approvato il regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini.

L’ordinamento, che si compone di 35 articoli e disciplina la necessità di instaurare sul territorio comunale una corretta convivenza con la specie umana, per tutelare la salute pubblica e ambiente, per disciplinare la tutela delle condizioni di vita degli animali da affezione, per promuovere l’educazione al loro rispetto, la protezione degli stessi contro ogni manifestazione di maltrattamenti e per prevenire e controllare i fenomeni di abbandono e di randagismo, è stato fortemente sostenuto dal sindaco Graziani, che ha ritenuto necessario promuovere nel sistema educativo dell’intera popolazione, e soprattutto in quello rivolto all’infanzia, ai giovani, il rispetto degli animali e il principio, quindi, della corretta convivenza con essi rispettoso dei reciproci diritti.

«L’obiettivo», dichiara il sindaco, «potrà essere raggiunto attraverso una regolamentazione più adeguata ed aggiornata alle normative comunitarie, statali e regionali che disciplini la corretta convivenza tra uomo e animale. Con l’approvazione del nuovo regolamento comunale viene abrogata ogni disposizione comunale adottata precedentemente in materia. Mi auguro che le norme vengano rispettate da tutti i cittadini, al fine di prevenire e reprimere eventuali abusi a danno degli amici dell’uomo».

Nel regolamento approvato vengono definite non solo le competenze del Comune, tramite il settore di polizia locale, ma anche gli obblighi dei detentori di animali e le loro responsabilità; partendo dalla “necessità di istaurare: 1) un corretto rapporto uomo-animale, 2) tutelare la salute pubblica e ambientale, 3) disciplinare la tutela delle condizioni di vita degli animali da affezione, 4) promuovere l’educazione al loro rispetto, la protezione degli stessi contro ogni manifestazione di maltrattamenti, 5) prevenire e controllare i fenomeni di abbandono e di randagismo”.

Vengono regolamentate tutte le casistiche, dal divieto di abbandono di animali ai casi di avvelenamento, all’obbligo di soccorso e unitamente all’uso di adeguata cartellonistica, come agire in caso di smarrimento, rinvenimento e affido.

Altro capitolo rilevante attiene al regolamentato di accesso degli animali negli esercizi pubblici e commerciali, nei luoghi aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblico con le relative dettagliate prescrizioni. Regolate anche le prescrizioni relative all’ingresso nei giardini pubblici e nelle aree verdi; viene definita la creazione di eventuali apposite aree destinate ai cani; con riguardo agli animali di affezione come i cani, sono stabiliti i criteri minimi di attività motoria, la dimensione minima richiesta dei recinti, l’uso del guinzaglio e museruola, la raccolta da parte dei proprietari delle deiezioni.

Capitoli a parte sono dedicati anche ad altre categorie quali gatti, volatili, fauna selvatica e piccola fauna, e animali acquatici. Importante evidenziare l’apparato sanzionatorio che comporterà, per il mancato rispetto delle norme del regolamento di cui sopra e delle diverse casistiche, il pagamento di sanzioni amministrative che vanno da euro 78 a euro 450.

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