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"L'amministrazione di Vasto vuole trasformare la costa in un grande parcheggio": le accuse delle associazioni

La critica di Forum Civico Ecologista, Arci Comitato Provinciale Chieti, Consiglio delle sezioni d'Abruzzo di Italia Nostra, Gruppo Fratino Vasto alle osservazioni al Progetto speciale territoriale (Pst) della Costa dei trabocchi della Regione presentate dal Comune

"L'amministrazione comunale di Vasto vuole trasformare la costa in un grande parcheggio". È l'accusa che arriva da Forum Civico Ecologista, Arci Comitato Provinciale Chieti, Consiglio delle sezioni d'Abruzzo di Italia Nostra, Gruppo Fratino Vasto.

Una critica che deriva dalle osservazioni al Progetto speciale territoriale (Pst) della Costa dei trabocchi della Regione presentate dal Comune di Vasto. "L'amministrazione comunale - accusano le associazioni - piuttosto che tutelare e valorizzare il patrimonio territoriale, paesaggistico e ambientale, chiede alla Regione Abruzzo di trasformare la costa vastese in un grande parcheggio per le automobili. Solo per fare alcuni esempi, mentre il Ps chiede di trasformare la ex stazione di Vasto Marina in un hub del cicloturismo attraverso la realizzazione di infopoint, un centro di accoglienza con ciclofficina e albergabici dove dormire e degustare prodotti locali, una sala polivalente, una biblioteca polivalente e lo spazio esterno adibito ad area per la sosta non motorizzata dei fruitori a vario titolo (panchine, piazzole ombreggiate), servizio lavabici (per la manutenzione ordinaria della bicicletta), attrezzature per la palestra permeabile all’aperto (strumenti impiegati anche per la produzione di energia) e spazi flessibili per lo svolgimento di eventi culturali, il Comune di Vasto chiede invece di realizzare nuovi parcheggi per le auto"

E ancora, incalzano le associazioni, "chiede di ampliare ulteriormente il parcheggio della zona industriale, ovvero quello a monte della riserva di Punta Penna. Inoltre, laddove il Pst prevede parcheggi di interscambio modale collegato con i mezzi pubblici così che ci si possa servire di bus, treni e servizi di bike sharing, il Comune chiede di ampliare il parcheggio di Casarza e di San Nicola e, addirittura, di realizzare altri due parcheggi: uno in località La Canale, lato mare, nei pressi della galleria San Nicola, e l'altro in località Vignola. Inoltre, fornendo un'interpretazione sui generis della legge regionale n. 5/2007, Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina, chiede di limitare l'applicazione della legge – come se le leggi potessero essere derogate a piacimento dei Comuni – solo in alcuni specifici luoghi della costa teatina, facendo finta di dimenticare anche l'art. 41 della legge regionale 38/1996, Legge-quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l'Appennino Parco d'Europa, il quale dispone che, lungo tutto il tratto litoraneo tra Ortona e Vasto, è preclusa ogni attività di trasformazione del suolo diversa dalla destinazione a verde".

Forum Civico Ecologista, Arci Comitato Provinciale Chieti, Consiglio delle sezioni d'Abruzzo di Italia Nostra, Gruppo Fratino Vasto imputano all'amministrazione guidata dal sindaco Francesco Menna di avere una "visione di territorio ancorata a un'idea cementificatoria e predatoria delle risorse naturali, paesaggistiche e ambientali. Si tratta di un vero e proprio assalto alla costa vastese che tenta di sfruttare e strumentalizzare un progetto che va in ben altra direzione rispetto all'uso dell'auto. Ciò è indice di un atteggiamento spregiudicato che fa strame della buona politica e, soprattutto, della tanto sbandierata transizione ecologica".

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